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Tool Big to Fail - Il crollo dei giganti è un film per la televisione del 2011 diretto da Curtis Hanson, basato sull'omonimo best-seller di Andrew Ross Sorkin, giornalista ed economista del New York Times. Il film si focalizza sulla crisi economica del 2008, quando la crisi dei mutui della Lehman Brothers fece crollare Wall Street in un crac finanziario di vaste proporzioni, dando vita alla recessione globale. Ogni volta che ripenso al 2008 mi viene in mente quel 15 settembre che ha cambiato il mondo, ancora di più di quanto lo abbia fatto il disastro delle Twin Towers. Oggi quell'istante è stato fotografato da un magnifico film HBO [1]. Nel 2008, in seguito al crollo della Bear Stearns, quinta società di credito bancario degli Stati Uniti d'America, anche la Lehman Brothers accusa profondamente gli effetti della crisi del mercato immobiliare e la bolla finanziaria sui mutui "subprime". Di fronte al crollo verticale delle proprie azioni, l'amministratore delegato della compagnia Dick Fuld anziché vendere, si trincera dietro alla forza del proprio nome, impedendo sostanzialmente qualunque tentativo di svendita del gruppo. Inizialmente reticente a un intervento su scala nazionale, il segretario del Tesoro Hank Paulson, si trova costretto a fare da intermediario quando la Lehman si avvicina pericolosamente al fallimento. Nonostante le attente strategie politiche di Paulson, i tentativi di salvare la compagnia attraverso l'intervento di gruppi stranieri o americani vanno in fumo e nel settembre 2008 la Lehman Brothers dichiara bancarotta. Le conseguenze del fallimento di quello che solo fino a pochi mesi prima era uno più solidi operatori dei titoli di stato spezza in due l'opinione pubblica che, se da una parte elogia il tesoriere per non essere intervenuto con un finanziamento pubblico, dall'altra lo accusa di aver rivelato un'insanabile crisi pronta a disperdersi su tutte le borse occidentali. A parte il cast tra cui spiccano William Hurt, Paul Giamatti, James Woods e Matthew Modine, il lungometraggio, un financial thriller a tutti gli effetti, fa venire i brividi. Osservare i CEO [2] di tutte le più grandi banche americane schierati a un tavolo e combattuti se pensare alle proprie aziende o alla salute del paese, fa comprendere come gli equilibri economici siano ancora più importanti di quelli politici. Il mondo in quei giorni stava realmente per collassare. [1] HBO, (acronimo di Home Box Office) è una delle emittenti televisive via cavo più popolari degli Stati Uniti d'America. Di proprietà della Time Warner, la sua programmazione è basata sul cinema e sulle serie televisive di sua produzione per cui è conosciuta in tutto il mondo. Negli USA ha oltre 38 milioni di abbonati. I contenuti di HBO vengono trasmessi in oltre 150 Paesi. [2] CEO, In Italia AD, Amministratore Delegato. Negli Stati Uniti è denominato chief executive officer (CEO), termine che si è ormai diffuso internazionalmente nel linguaggio economico e giornalistico, mentre negli altri paesi anglosassoni si usa di solito il titolo di managing director (MD), anche se il titolo di CEO viene generalmente utilizzato in Gran Bretagna dalle public limited company (società per azioni le cui azioni sono offerte al pubblico) oltre che dalle organizzazioni non profit e dalle agenzie pubbliche.

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