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Pochissime persone in tutto il mondo lo sanno, perché questo fatto è nascosto dall’industria farmaceutica e alimentare.
Nel 1931 lo scienziato tedesco Otto Heinrich Warburg ha ricevuto il Premio Nobel per la scoperta sulla causa primaria di cancro.
Proprio così. Ha trovato la causa primaria del cancro e ha vinto il Premio Nobel.
Otto ha scoperto che il cancro è il risultato di un potere anti-fisiologico e di uno stile di vita anti-fisiologico.
Perché? Poiché sia con uno stile anti-fisiologico nutrizionale (dieta basata su cibi acidificanti) e l’inattività fisica, il corpo crea un ambiente acido.
(Nel caso di inattività, per una cattiva ossigenazione delle cellule.)
L’acidosi cellulare causa l’espulsione dell’ossigeno
La mancanza di ossigeno nelle cellule crea un ambiente acido.
Egli ha detto: "La mancanza di ossigeno e l’acidità sono due facce della stessa medaglia:. Se una persona ha uno, ha anche l’altro"
Cioè, se una persona ha eccesso di acidità, quindi automaticamente avrà mancanza di ossigeno nel suo sistema.
Se manca l’ossigeno, avrete acidità nel vostro corpo.
Egli ha anche detto:
"Le sostanze acide respingono ossigeno, a differenza delle alcaline che attirano ossigeno."
Cioè, un ambiente acido è un ambiente senza ossigeno.
Egli ha dichiarato:
"privando una cellula del 35% del suo ossigeno per 48 ore e’ possibile convertirla in un cancro"
"Tutte le cellule normali, hanno il bisogno assoluto di ossigeno, ma le cellule tumorali possono vivere senza ossigeno". (Una regola senza eccezioni.)
"I tessuti tumorali sono acidi, mentre i tessuti sani sono alcalini.""
Nella sua opera "Il metabolismo dei tumori," Otto ha mostrato che tutte le forme di cancro sono caratterizzate da due condizioni fondamentali: acidosi del sangue (acido) e ipossia (mancanza di ossigeno).
Ha scoperto che le cellule tumorali sono anaerobiche (non respirano ossigeno) e non possono sopravvivere in presenza di alti livelli di ossigeno.
Le cellule tumorali possono sopravvivere soltanto con glucosio e in un ambiente privo di ossigeno.
Pertanto, il cancro non è altro che un meccanismo di difesa che ha alcune cellule del corpo per sopravvivere in un ambiente acido e privo di ossigeno.
In sintesi:
Le cellule sane vivono in un ambiente ossigenato e alcalino che consente il normale funzionamento.
Le cellule tumorali vivono in un ambiente acido e carente di ossigeno.
Importante:
Una volta terminato il processo digestivo, gli alimenti, a secondo della qualità di proteine, carboidrati, grassi, vitamine e minerali, forniscono e generano una condizione di acidità o alcalinità
nel corpo. in altre parole ….. dipende unicamente da ciò che si mangia.
Il risultato acidificante o alcalinizzante viene misurato con una scala chiamata PH, i cui valori vanno da 0 a 14, al valore 7 corrisponde un pH neutro."
E ‘importante sapere come gli alimenti acidi e alcalini influiscono sulla salute, poiché le cellule..per funzionare correttamente dovrebbe essere di un ph leggermente alcalino(poco di sopra al 7).
In una persona sana, il pH del sangue è compreso tra 7.4 e 7.45.
Se il pH del sangue di una persona inferiore 7, va in coma.
Gli alimenti che acidificano il corpo:
* Lo zucchero raffinato e tutti i suoi sottoprodotti. (E’ il peggiore di tutti: non ha proteine, senza grassi, senza vitamine o minerali, solo carboidrati raffinati che schiacciano il pancreas)
Il suo pH è di 2,1 (molto acido)
* Carne. (Tutte)
* Prodotti di origine animale (latte e formaggio, ricotta, yogurt, ecc)
* Il sale raffinato.
* Farina raffinata e tutti i suoi derivati. (Pasta, torte, biscotti, ecc)
* Pane. (La maggior parte contengono grassi saturi, margarina, sale, zucchero e conservanti)
* Margarina.
* Antibiotici * e medicine in generale.
* Caffeina. (Caffè, tè nero, cioccolato)
* Alcool.
* Tabacco. (Sigarette)
Antibiotici * e medicina in generale.
* Qualsiasi cibo cotto. (la cottura elimina l’ossigeno aumentando l’acidita’ dei cibi")
* Tutti gli alimenti trasformati, in scatola, contenenti conservanti, coloranti, aromi, stabilizzanti, ecc.
Il sangue si ‘autoregola’ costantemente" per non cadere in acidosi metabolica garantire il buon funzionamento e ottimizzare il metabolismo cellulare.
Il corpo deve ottenere delle basi minerali alimentari per neutralizzare l’acidità del sangue nel metabolismo, ma tutti gli alimenti già citati
(Per lo più raffinati) acidificano il sangue e ammorbidiscono il corpo.
Dobbiamo tener conto che CON il moderno stile di vita, questi cibi vengono consumati almeno 3 volte al giorno", 365 giorni l’anno e tutti questi alimenti sono anti-fisiologici.
Gli alimenti alcalinizzanti:
* Tutte le verdure crude. (Alcune sono acide al gusto, ma all’interno del corpo avviene una reazione è alcalinizzante.". Altre sono un po acide, tuttavia, forniscono le basi necessarie per il corretto equilibrio)
Verdure crude producono ossigeno, quelle cotte no.
* I Frutti, stessa cosa. Ad esempio, il limone ha un pH di circa 2,2, tuttavia, all’interno del corpo ha un effetto altamente alcalino. (Probabilmente il più potente di tutti)
(non fatevi ingannare dal sapore acidulo)
* I frutti producono abbastanza ossigeno.
* Alcuni semi, come le mandorle sono fortemente alcalini.
* I cereali integrali:
L’unico cereale alcalinizzante è il miglio. Tutti gli altri sono leggermente acidi, tuttavia, siccome la dieta ideale ha bisogno di una percentuale di acidità, è bene consumarne qualcuno.
Tutti i cereali devono essere consumati cotti.
Il miele è altamente alcalinizzante.
* La clorofilla la pianta è fortemente alcalina.
(Da qualsiasi pianta) (in particolare aloe vera, aloe noto anche come)
* L’acqua è importante per la produzione di ossigeno.
"La disidratazione cronica è la tensione principale del corpo e la radice della maggior parte tutte le malattie degenerative." Lo afferma il Dott. Feydoon Batmanghelidj.
* L’esercizio ossigena tutto il corpo.
"Uno stile di vita sedentario usura il corpo."
L’ideale è avere una alimentazione di circa il 60% alcalina piuttosto che acida, e, naturalmente, evitare i prodotti maggiormente acidi, come le bibite, lo zucchero raffinato e gli edulcoranti.
Non abusare del sale o evitarlo il più possibile.
Per coloro che sono malati, l’ideale è che l’alimentazione sia di circa 80% alcalina, eliminando tutti i prodotti più nocivi.
Se si ha il cancro il consiglio è quello di alcalinizzare il piu’ possibile."
Inutile dire altro, non è vero?
Dr. George W. Crile, di Cleveland, uno dei chirurghi più rispettati al mondo, dichiara apertamente:
"Tutte le morti chiamate naturali non sono altro che il punto terminale di un saturazione di acidità nel corpo."
Come precedentemente accennato, è del tutto impossibile per il cancro di comparire in una persona che libera il corpo dagli acidi con una dieta alcalina, che aumenta il consumo di acqua pura e che eviti i cibi che producono acido.
In generale, il cancro non si contrae e nemmeno si eredita. Ciò che si eredita sono le abitudini alimentari, ambientali e lo stile di vita. Questo può produrre il cancro.
Mencken ha scritto:
"La lotta della vita è contro la ritenzione di acido".
"Invecchiamento, mancanza di energia, stress, mal di testa, malattie cardiache, allergie, eczema, orticaria, asma, calcoli renali, arteriosclerosi, tra gli altri, non sono altro che l’accumulo di acidi".
Dr. Theodore A. Baroody ha detto nel suo libro "Alcalinizzare o morire" (alcaline o Die):
». In realtà, non importa i nomi delle innumerevoli malattie Ciò che conta è che essi provengono tutti dalla stessa causa principale:. Molte scorie acide nel corpo"
Dr. Robert O. Young ha detto:
"L’eccesso di acidificazione nell’organismo è la causa di tutte le malattie degenerative. Se succede una perturbazione dell’equilibrio e un corpo inizia a produrre e
immagazzinare più acidità e rifiuti tossici di quelli che è in grado di eliminare allora le malattie si manifestano."
E la chemioterapia?
La chemioterapia acidifica il corpo a tal punto che ricorre alle riserve alcaline del corpo immediatamente per neutralizzare l’acidità tale, sacrificando basi minerali (calcio, magnesio e potassio) depositati nelle ossa, denti, articolazioni, unghie e capelli.
Per questo motivo osserviamo tali alterazioni nelle persone che ricevono questo trattamento e tra le altre cose la caduta dei capelli.
Per il corpo non vuol dire nulla va senza capelli, ma un pH acido significherebbe la morte.
Niente di tutto questo è descritto o raccontato perché, per tutte le indicazioni, l’industria del cancro (leggi: industria farmaceutica) e la chemioterapia sono alcune delle attività più remunerative
che esistano..Si parla di un giro multi-milionario e i proprietari di queste industrie non vogliono che questo sia pubblicato.
Tutto indica che l’industria farmaceutica e l’industria alimentare sono un’unica entità e che ci sia una cospirazione in cui si aiuta l’altro al profitto.
Più le persone sono malate, più sale il profitto dell’industria farmaceutica.
E per avere molte persone malate serve molto cibo spazzatura tanto quanto l’industria alimentare produce.
E per avere molte persone malate serve molto cibo spazzatura, tanto quanto ne produce l’industria alimentare.
Quanti di noi hanno sentito la notizia di qualcuno che ha il cancro e qualcuno dire: "… Può capitare a chiunque ……"
No, non poteva!
"Che il cibo sia la tua medicina, la medicina sia il tuo cibo".
Ippocrate (il padre della medicina)

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L’umorismo è indice di salute mentale. Lo dimostra uno studio condotto dagli psicologi americani Daniel P. Howrigan e Kevin MacDonald, e pubblicato sulla rivista “Evolutionary Psychology”, su un campione di 185 studenti. La ricerca, che verifica la corrispondenza tra il senso dello humour e l’indicatore di intelligenza, ha analizzato anche le interazioni tra i due fattori e i cosiddetti Big Five, i cinque tratti della personalità che ognuno possiede: energia, amicalità, coscienziosità, stabilità emotiva e apertura mentale. Ne è risultato che una buona intelligenza è la premessa di uno spiccato senso dello humour, indipendentemente dai tratti della personalità e dal sesso. Anche un carattere estroverso è indice di un’elevata capacità umoristica, anche se non necessariamente di una buona intelligenza. In sostanza, se sapete far ridere con arguzia, avrete sicuramente un buon cervello funzionante. Se poi siete anche estroversi e aperti di mente, potete sviluppare buone abilità umoristiche.
Senso dell’umorismo e del comando
L’umorismo è una marcia in più anche sul lavoro. Ne è certo Chris Robert, ricercatore dell’università del Missouri, che a riguardo ha pubblicato uno studio su Research in Personnel and Human Resources Management. “Chi ha il senso dell’umorismo di solito è più creativo – spiega Robert – non solo perché è meno ansioso e stressato, ma anche perché sia l’umorismo che la risoluzione di problemi inaspettati richiedono di trovare una connessione tra fatti non in relazione tra loro’’. Per i capi poi l’umorismo è essenziale per gestire bene la squadra.
Redazione
Doctor Live News

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http://www.dailymail.co.uk/news/article-2096314/Meet-HEARTLESS-man-able-live-heartbeat-PULSE.html

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La bomba l'ha lanciata con due interviste a Sky (e ad un paio di tivvù casertane) Carmine Schiavone, cugino del più noto Francesco, alias Sandokan. Tra una cifra e l'altra di morti ammazzati come noccioline nelle faide tra clan, si fa uscire una cifra rotonda: nei prossimi anni 5 milioni di morti nelle terre avvelenate di Campania e Lazio. Anche stavolta: strilli e titoloni su carta stampata? Altre tivvù a cercare di capirci meglio? Aule parlamentari in seduta permanente per far luce? Inquirenti, forze dell'ordine e autorità di controllo a sirene spiegate? Sempre lo stesso, tombale silenzio. Un'omertà di Stato che più compatta non si può. Come se una colata di cemento – in perfetto stile mafioso – avesse cucito bocche, occhi e orecchie.

Eppure Schiavone – in modo terribilmente crudo, fino a scivolare per certe parti nel grottesco – ne ha raccontate di tutti i colori. L'avvelenamento è cominciato più di vent'anni fa, ora la situazione è irrecuperabile – questo il tono delle sue frasi – ogni bonifica non serve ormai a niente, la gente muore, i tumori crescono ogni giorno, arriveremo a 5 milioni di cadaveri. Una guerra, un'ecatombe. E altre cifre dello scempio: a metà anni '90 servivano 26 mila miliardi di lire, figurarsi oggi quanti, e per di più adesso inutili. La camorra ha comprato tutti, ha fatto affari con tutti, ha pagato perchè i controllori non controllassero e divenissero complici. Ha fatto i nomi di politici di prima e seconda repubblica, parlato di servizi deviati (come nel caso di Carmine Mensorio, il dc gavianeo atteso dai pm per una verbalizzazione bomba e "tuffatosi" dal traghetto che dalla Grecia lo avrebbe riportato in Italia: caso archiviato in un baleno dalla procura di Ancona come "suicidio"). Ha descritto (scivolando in una parodia alla Totò e Peppino) la sua passione per la facoltà di medicina e la sua abitudine a esaminare i "suoi" picciotti a caccia di esame facile, indossando il camice bianco con la complicità di baroni e accademici dell'epoca (ha fatto addirittura nomi, cognomi e cattedre interessate).


La cosa più incredibile è che Schiavone ha ora raccontato davanti a un microfono cose che aveva già cominciato a dire circa vent'anni fa. Agli inquirenti. E poi addirittura anche in commissione antimafia. In una verbalizzazione del 1996 in una caserma dei carabinieri del basso Lazio – riportata per ampi stralci dalla Voce circa un anno fa – Carmine Schiavone raccontava per filo e per segno zone di sversamento, quantitativi, indicava collusioni, complicità, faceva riferimento ad altri business, parlava di personaggi che solo dopo anni e anni balzeranno alla ribalta delle cronache giudiziarie (come l'avvocato pro Casalesi Cipriano Chianese), calcolava tangenti e mazzette, segnalava la somma globale che i clan potevano investire per i loro "soldati" e per comprare i silenzi. Parole al vento. Mentre gli sversamenti illeciti sono proseguiti a ritmo incessante. La stessa Voce, del resto, ha cominciato a descrivere i traffici di rifiuti super tossici fino dal fine degli anni '80, dettagliando – per fare solo due esempi – i ruoli di Gaetano Vassallo (un altro che ha cominciato a verbalizzare davanti agli inquirenti solo qualche anno fa) e dello stesso Chianese (in combutta con Licio Gelli, visti i frequenti viaggi della band, in compagnia di Francesco Bidognetti, alias Cicciotte 'e mezzanotte, in quel di villa Wanda, ad Arezzo). Fino ad un reportage del 2007, "Le nostre Seveso", dedicato – tragiche cifre alla mano – alla morte annunciata (e parliamo di 6 anni fa) delle martoriate terre campane, che oggi va di moda chiamare "le terre dei fuochi", e prima ancora "il triangolo della morte".

Poche mosche bianche a raccontare quelle scomode, incredibili, dolorosissime verità. Un oncologo che per i più raccontava favole, Antonio Marfella (proprio oggi in audizione al Senato per dettagliare i numeri della tragedia annunciata), un colonnello dell'esercito toscano in pensione, Giampiero Angeli, le Assise di palazzo Marigliano, costola dello storico Istituto per gli Studi Filosofici fondato dall'avvocato Gerardo Marotta. Per il resto, una coltre di silenzio: tutto ok, tutto in ordine, secondo l'Arpac, costituita allo scopo di accertare la salute del territorio, nel tempo diventato un feudo mastelliano di collusione & coperture; tutto ok secondo la Regione, sia sotto il regno di Antonio Bassolino che quello dell'attuale governatore, l'ex psi Stefano Caldoro (al cui attivo anche i crac sanità e trasporti). E pensare che il registro-tumori in Campania (cardine per una lotta concreta contro il cancro, previsto e attuato praticamente in tutte le regioni del Paese) ha visto la luce solo qualche mese fa... Forse perchè ci vuole un registro da 5 milioni di pagine. Nere.

Fonte originale: La Voce delle Voci

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ASHEVILLE (NORTH CAROLINA) – Si chiama Annette Larkinsha 71 anni ma ne dimostra 40.
Bella e in forma smagliante, scura di pelle, capelli corvini e folti e nemmeno una ruga.Classe? 1942. Sembra proprio che Annette Larkins abbia scoperto l’elisir della giovenezza, lei che a 70 anni suonati ne dimostra non più di 45.
Annette, che vive ad Asheville in North Carolina, dichiara di non aver mai fatto uso di chirurgia plastica. E allora, qual è il suo segreto per la giovinezza?
Strano ma vero, la donna sostiene di essersi mantenuta giovane e bella solo grazie ad una comunissima, banalissima (e rigidissima) dieta alimentare vegana crudista. Annette ha dichiarato di nutrirsi solo di frutta e verdura provenienti dal suo giardino e, udute udite, di bere solo acqua piovana.
La donna ha ammesso di seguire ormai da molti anni una dieta vegana crudistabasata su germogli di soia, verdura, succhi di frutta e noci rigidamente autoprodotti nel proprio giardino. Sulle sue piante non usa alcun tipo di pesticida, ma una speciale ‘Ocean Solution’.
La Larkins ha dichiarato: “Il cibo non ha bisogno di essere elaborato e cotto, quello che mangio mi dà tanta energia che se potessi venderla sarei miliardaria”.
E pensare che il marito (ormai scambiato da molti per suo padre) possiede una macelleria…


Fonte: Net1NewsFunweek

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L’azienda farmaceutica MERCK ha confessato, la tragedia mondiale che sembrava frutto di una mente squilibrata purtroppo invece è una realtà con cui bisognerà confrontarsi. L’azienda ha ammesso di aver inoculato il virus del cancro per mezzo dei vaccini.
La scioccante intervista ovviamente  censurata, condotta dallo studioso di storia medica Edward Shorter per la televisione pubblica di Boston WGBH e la Blackell Science, è stata tagliata dal libro “The Health Century” proprio a causa del suoi contenuti, l’ammissione che la Merck ha tradizionalmente iniettato il virus micidiale (SV40 ed altri) capace di provocare il cancro, nella popolazione di tutto il mondo.
Si spiegherebbe infatti l’aumento dell’insorgenza dei tumori negli ultimi 50 anni.
Questo filmato, contenuto nel documentario “In Lies we trust: the CIA, Hollywood and Bioterrorism”, prodotto e creato liberamente dalle associazioni di tutela dei consumatori e dall’esperto di salute pubblica, Dott. Leonard Horowitz, caratterizza l’intervista al maggior esperto di vaccini al mondo, il Dott. Maurice Hilleman, che spiega perché la Merck ha diffuso l’Aids, la leucemia ed altre terribili malattie.
Nei vaccini venduti al terzo mondo si è scoperto che questi contenevano l’ormone B-hCG, un anti fertile se immesso in un vaccino.
La Corte Suprema delle Filippine ha scoperto che oltre 3 milioni e mezzo di donne e ragazze hanno assunto questi vaccini contaminati, così come in Nigeria, Thailandia.
Fonte losai.eu

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Che fumare sigarette abbia ripercussioni sulla funzionalità erettile è cosa nota. Ma che dire riguardo al fumo di altre sostanze, come ad esempio la marijuana? Recenti studi confermano in maniera definitiva che l’uso di marijuana porterebbe allo sviluppo di impotenza.



Non solo fumo di sigaretta



Finora si sapeva circa l’influenza sulla capacità erettile del fumo di marijuana. Oltretutto, le conclusioni a cui erano pervenuti vari studi erano contraddittorie: alcuni studi sostenevano che avesse effetti afrodisiaci, altri concludevano che gli effetti erano pesantemente negativi. Oggi invece uno studio ha permesso di stabilire una relazione tra marijuana e disfunzione erettile. Sembrerebbe infatti che alcuni recettori chimici presenti nei tessuti del pene siano sensibili ad alcuni principi attivi contenuti nella marijuana. 



Marijuana afrodisiaco o depressore della sessualità?



A partire dagli anni ’70 sono stati vari gli studiosi che hanno cercato di stabilire se vi fosse un legame tra il fumo di marijuana e la sessualità maschile, tuttavia i risultati di questi studi erano stati contraddittori. Inizialmente la ricerca stabilì che la marijuana aveva gli stessi effetti di una droga dell’amore, in grado di aumentare desiderio e piacere. 
Successivamente, uno studio del 1982 pubblicato sul Journal of Psychoactive Drugs, riportava che il 75% di un campione di fumatori di marijuana asseriva di aver migliorato le proprie prestazioni a seguito dell’assunzione della droga. Contemporaneamente, un altro studio pubblicato sullo stesso giornale lo stesso anno dimostrava invece come la disfunzione erettile fosse 2 volte più comune in chi fumava marijuana. Altre ricerche hanno in seguito dimostrato che la marijuana ha un effetto negativo sulla sessualità maschile solo se viene fumata in grandi quantità. 



Un recente studio fa chiarezza: principio attivo marijuana colpisce direttamente alcuni recettori presenti nel pene



Rany Shamloul, un ricercatore che divide il suo lavoro tra l’Università di Ottawa, la Queen's University del Canada e l’Università del Cairo, ha deciso di vederci chiaro e di condurre un serio studio sull’argomento. Shamloul ha dichiarato che tutte le ricerche condotte in passato non possono essere considerate attendibili poiché sono state condotte in assenza di tecniche di valutazione statistica degne di validità scientifica. 
Secondo Shamloul tuttavia esisterebbe un recente studio condotto in maniera accurata che potrebbe essere in grado di mettere fine alle controversie. Lo studio dimostrerebbe un preciso legame tra marijuana e erezioni, purtroppo un legame negativo. 
Lo studio in questione ha dimostrato che i recettori che rispondono alla marijuana non sono presenti solo a livello cerebrale, maanche all’interno del pene. L’uso di cannabis potrebbe avere degli effetti antagonistici su alcuni recettori del pene rendendo più difficile per un uomo ottenere e mantenere l’erezione.
 “La cannabis è la sostanza illegale più usata al mondo” dice Shamloul “e molto spesso è usata da giovani uomini sessualmente attivi che non sono a conoscenza dei pericolosi effetti che potrebbe avere sulla loro salute e performance sessuale”. “Questa scoperta modificherà il modo in cui abbiamo sempre concepito la profondità dell’impatto della marijuana sulla salute sessuale” ha concluso Shamloul. 

Fonte: 121doc.it

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A rivelarlo sono i ricercatori del Brigham and Women's Hospital (Bwh) di Boston, durante l'International Aids Society Conference a Kuala Lumpur. I due casi si aggiungono a quello di Timothy Brown, l’uomo ribattezzato 'paziente Berlinò e giudicato 'guarito'. I medici: "Troppo presto per parlare di cura definitiva"

Nuovo passo avanti nella lotta all’Aids. Altri due pazienti con virus Hiv dopo un trapianto di midollo osseo non hanno più avuto bisogno dei farmaci antiretrovirali e la malattia sembra ‘sparita’ dal loro sangue. A rivelarlo sono i ricercatori del Brigham and Women’s Hospital (Bwh) di Boston, durante l’International Aids Society Conference a Kuala Lumpur. I due casi si aggiungono a quello di Timothy Brown, l’uomo ribattezzato ‘paziente Berlinò e giudicato ‘guarito’ dall’Hiv dopo un trapianto di midollo. “Uno dei pazienti ha trascorso già quasi quattro mesi senza prendere farmaci – affermano i medici – e senza alcun segno del ritorno del virus”. Il team avverte però che “è troppo presto per parlare di una cura definitiva, in quanto il virus potrebbe tornare in qualsiasi momento”.

I due uomini, la cui identità non è stata ancora rivelata, lottavano contro il virus da circa 30 anni. Entrambi hanno sviluppato un linfoma che ha richiesto un trapianto di midollo. Dopo l’operazione, in un caso non è stata rilevata più traccia dell’Hiv nel sangue per due anni, mentre nell’altro paziente sono passati già 4 anni. Tutti e due hanno non prendono più farmaci antiretrovirali (necessari per la cura anti Hiv) dall’inizio di quest’anno, uno da 4 mesi circa e l’altro da 7 settimane. Secondo Kevin Frost, capo Fondazione per la ricerca sull’Aids, “questi risultati forniscono chiaramente nuove importanti informazioni che potrebbero anche modificare le attuali considerazioni sul virus e sulla terapia genica. Anche se il trapianto di cellule staminali non è una valida opzione per le persone con Hiv su vasta scala – aggiunge – a causa dei costi e della complessità, questi nuovi casi potrebbero aiutare a sviluppare nuovi approcci per il trattamento anti Hiv”.

Fonte: 

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farmaci anticancro a pagamentoPer la prima volta nel nostro Paese, le autorità sanitarie hanno deciso che ci sono malati di tumore ricchi che avranno accesso a due farmaci oncologici, e quelli poveri che dovranno fare senza.
E' accaduto infatti che il pertuzumab (Roche) e l'afibercept (Sanofi-Aventis) siano stati autorizzati dall'Aifa (Agenzia italiana per il farmaco), che ha agito secondo le regole,  il 27 maggio scorso e quindi ammessi in farmacia, ma a totale carico del malato. Non era mai successo per gli anticancro, salvavita. 
Il malato di cancro dovrà quindi pagare per il farmaco Roche 6.000 euro per le prime due somministrazioni e poi tremila euro ogni 21 giorni; e per quello Sanofi Aventis 4.000 euro ogni tre settimane. 
La norma sciagurata e passata finora sotto silenzio: quella con la quale l'ex ministro Renato Balduzzi, oggi deputato montiano, ha deciso, nel novembre del 2012, che i farmaci non ancora ammessi al rimborso del Ssn ma verificati come efficaci dalle autorità sanitarie potessero essere venduti in farmacia a chi ha i soldi per comprarseli.
 "Nelle more", si dice in gergo. 


Fonte: http://www.articolotre.com/2013/07/farmaci-anticancro-solo-a-pagamento-i-piu-poveri-moriranno-applicata-una-norma-del-governo-monti-e-calpestata-la-costituzione/184624 

Tratto da: http://informatitalia.blogspot.com

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Sta per prendere il "via" il progetto Freeweed, "per l'abrograzione di alcuni articoli contenuti nella legge Fini-Giovanardi e per la legalizzazione della Cannabis"

Il Progetto Referendario
A breve la costituzione del Comitato e la pubblicazione del Quesito Referendario!
  
Cosa vuole Ottenere?
L’esercizio della Volontà popolare sul tema Cannabis. Togliere l’arresto per piccoli coltivatori e per i consumatori, alleviare le pene amministrative, distinguere le sostanze tra droghe leggere e pesanti, dividendo la Cannabis dalle Droghe veramente pericolose.

Come lo vogliamo ottenere?

Attraverso una campagna di informazione sulla sostanza Cannabis, sulla Pianta Cannabis, sulla Medicina Cannabis, sugli Effetti Terapeutici, Ludici e Psicologici della Cannabis. Attueremo nell’Ottobre 2013 una Raccolta Firme denominata Progetto FreeWeed per poter proporre nel 2014/2015 un Referendum per abrogare alcune norme della Legge Fini-Giovanardi, consapevoli che il Referendum potrà abrogare solo parziali punti di una legge e non l’intera legge. La Proposta Referendaria verrà ultimata e sottoposta a tutte le procedure di controllo Legale per renderla Inattaccabile e Costituzionalmente accettabile. Raggiunta la Soglia MINIMA di 500.000 firme (ne raccoglieremo 600.000 per paura dell’invalidabilità di alcune di esse, come negli scorsi anni già accaduto) esse verranno sottoposte alla Corte di Cassazione che fisserà la data del Referendum tra l’Aprile e il Maggio dell’anno successivo (quindi 2014/2015). Al Referendum bisognerà votare l’abrogazione di parti di una legge e quindi si voterà “SI”. Per far si che il Referendum sia VALIDO e VALIDABILE bisognerà superare il Quorum del 50% + 1. (Ossia dovranno votare ALMENO metà delle persone che avranno diritto al voto in Italia(residenti anche all’estero) più UNA). PRESO il Quorum se i SI supereranno i NO allora la VOTAZIONE si potrà considerare VINTA.


La Cannabis diventerà Legale immediatamente?
Premesso che sarà una battaglia durissima, perché c’è da superare il quorum ossia raggiungere il 50% + 1 dei votanti che si esprimano (con un si o con un no) per l’abrogazione delle normative contenute nella Fini-Giovanardi, una volta completati i passaggi descritti le normative sono immediatamente abrogate e la legge viene demolita lasciando piena facoltà alle persone di poter utilizzare le sostanze che ritiene opportuno. Il Parlamento a quel punto dovrà regolamentare la materia con una nuova legge tenendo conto della volontà popolare espressa. Proprio per questo motivo stiamo valutando se affiancare alla Raccolta firme pro-referendum anche una raccolta firme per legge di iniziativa popolare, per evitare che la “Vacatio Legis” (mancanza di una legge) fermi il processo di applicazione del risultato referendario.

Vinto il Referendum come Verrà Garantita la sua Applicazione Effettiva?
È compito di tutti i cittadini vigilare che il Parlamento legiferi in seguito tenendo conto dell’esito del referendum. Ovviamente FreeWeed Board e tutti i suoi componenti e sostenitori si batteranno per sostenere l’immediata applicazione del risultato Referendario.

Come verranno gestiti i Rimborsi in caso di Quorum superato nel Referendum?
I Rimborsi Referendari (pari a circa 0,39 centesimi a Firma Raccolta, ed erogabili solo a Quorum preso al momento del Referendum) si potranno richiedere (se si riuscirà ovviamente) intanto per RESTITUIRE LE SPESE FATTE E SEGNATE da chi ORGANIZZERA’ IL REFERENDUM E LA RACCOLTA FIRME. Tutto verrà segnato in una lista online. Niente verrà sottratto e i soldi IN ECCESSO, se ci saranno, si deciderà se devolverli ad Associazioni Sociali che ne abbiano bisogno o ad Associazioni per la Cannabis terapeutica e/o per lo studio di essa. Certamente si potranno investire nella realizzazione di Centri Sociali per l’informazione, proprio per l’avvenuta risposta referendaria eventuale e quindi la conseguente svolta nella CULTURA ITALIANA (Vedi Olanda dopo la Legalizzazione). Comunque siamo, su questo argomento come su tutti gli altri, aperti a qualsiasi tipo di proposta.

Chi sta Organizzando il Progetto?

Il Progetto viene Organizzato da FreeWeed Board, comitato nato dall’evoluzione in grande del Progetto FreeWeed e che del Progetto si fa promotore e organizzatore. Siamo Presenti in 15 Regioni in Italia, e stiamo cercando collaboratori in tutte le altre, mentre continuiamo ad ampliarci in quelle in cui sono già presenti coordinatori e referenti. 


Testo tratto da: www.freeweed.it

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ROMA - Forse era meglio non venire mai a sapere com'è fatto veramente un kebab, specialmente se il suo sapore vi piace.

Polmoni, cuore, lingua, occhi, ossa, scarti di macelleria e una quantità enorme di grasso animale. Questo è il risultato di un'analisi condotta in Inghilterra, da un pool di scienziati e nutrizionisti. Più del 50% dei Kebab contiene carne diversa dapollo o vitello: ma la maggioranza dei kebab sono un miscuglio di carni diverse, tra cui pecora, maiale, tacchino, pollo. Il dato allarmante è che nel 9% dei casi, gli scienziati non sono riusciti ad indivuare con chiarezza la natura della carne utilizzata nel processo di triturazione.

Un kebab, inoltre, contiene tra il 98% e il 277% della quantità giornaliera di sale accettabile: oltre questa soglia la salute di un essere umano è a rischio.
All'interno di un singolo kebab ci sono tra le 1.000e le 1.990 calorie (senza considerare le verdure e le salse), senza considerare che ogni kebab contiene tra il 148% ed il 346% della quantità di grassi saturi assimilabili giornalmente da un essere umano.
In quasi tutti i kebab analizzati durante lo studio, si sono riscontrati batteri tipo l’Escherichia Coli (un battere che espelliamo con le feci, ndr) e loStaphylococcus Aureus.

Fonte: Il Mattino
http://www.ilmattino.it/societa/persone/gli_ingredienti_segreti_del_kebab_occhi_ossa_e_denti_di_animali/notizie/290447.shtml

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I ricercatori del Massachusetts Institute of Technology hanno scoperto un modo per riprodurre il benefico effetto della restrizione calorica sull'invecchiamento del cervello mediante un farmaco.
Si sa che una riduzione drastica di oltre il 40 per cento di calorie, nella propria alimentazione potrebbe rallentare l'invecchiamento delle cellule cerebrali.
Nel nuovo studio, gli scienziati hanno esplorato il processo secondo cui il taglio delle calorie influiva sulle cellule del cervello di alcuni topolini.
La riduzione calorica del 30 per cento aumentava i livelli di un enzima che ritardava la perdita dei neuroni che accompagna il declino senile. Nutrendo i topi in modo normale e fornendo loro un farmaco che riproducesse questo processo, gli scienziati sono riusciti a ottenere un miglior funzionamento delle cellule del cervello e migliori risultati nei test cognitivi, rispetto ai topi sottoposti a restrizioni caloriche.
Come si legge sul 'Journal of Neuroscience', è la prima dimostrazione di una molecola sintetica che riproduce i benefici cerebrali della restrizione calorica.
Fonte: salute.agi.it

Fonte: http://www.ecplanet.com/node/3889

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1. Salti la colazione
Non fare colazione la mattina, non vuol dire saltare un pasto, ma abbuffarsi a pranzo o a cena. È stato infatti provato che chi evita la prima colazione acquista peso più facilmente ed è più soggetto a vari disturbi fisici e alimentari;

2. Mangi la notte
Hai la cattiva abitudine di cenare tardi o fare spuntini notturni. Se ti riempi la pancia di notte non smaltisci quello che hai mangiato mentre zuccheri, carboidrati, proteine e grassi si accumulano facilmente;

3. Dormi poco
Magari mangi di notte anche perché dormi poco. L'insonnia è tra i maggiori alleati dell'obesità. La soluzione è andare a dormire e svegliarsi a orari regolari. Dormire poco fa produrre più cortisolo, un ormone che accresce l'appetito, anche quando il tuo corpo non ha bisogno di nutrirsi;

4. Bevi troppi caffè
Sei un "caffeinomane". Anche la caffeina, se assunta in quantità non modeste, stimola la produzione di cortisolo, l'ormone dello stress, che induce a mangiare di più;

5. Esageri con l'alcol
Bere moderatamente è fondamentale e soprattutto non bisogna eccedere proprio nei fine settimana, cioè quando consumi meno calorie, presenti in notevole quantità nelle bevande alcoliche;

6. Bevande energetiche e integratori sono la tua passione
Evita di assumere bevande energetiche e integratori alimentari come un atleta professionista. Se non pratichi sport a livello agonistico e consumi integratori solo per una corsa intorno al parco, hai voglia a sudare: non smaltirai mai quello che hai assunto;

7. Assumi integratori di proteine
Va bene mantenere la massa muscolare in forma, ma sappi anche che gli integratori di proteine devono accompagnarsi a una notevole attività motoria, altrimenti fanno solo ingrassare;

8. Assumi zuccheri in eccesso
Gli zuccheri, contenuti non solo nei dolci ma anche in altri alimenti quali le bibite, sono forse il nemico numero uno di chi tende a ingrassare. Meno ne ingerisci meglio è. Oltre i 15 grammi di zucchero per ogni 100 è già overdose;

9. Sei stressato
Alcuni soggetti sotto stress dimagriscono perché perdono l'appetito, altri, molti altri, al contrario s'illudono di combattere lo stress abbuffandosi di cibo;

10. Occhio ai carboidrati
Più carboidrati si assumono più aumenta l'appetito. Per questo è meglio assumerne pochi accompagnati da proteine, in modo da provare una sensazione di sazietà senza eccedere con il cibo.

Fonte: Cq.com
http://www.gqitalia.it/ben-essere/fitness/2012/aprile/aumento-di-peso-10-cattive-abitudini-che-fanno-ingrassare#?refresh_ce

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La sigaretta elettronica, inalatore che vaporizza un liquido e simula il fumo del tabacco delle sigarette, è nata come aiuto per i fumatori che vogliono ridurre il consumo di nicotina o meglio smettere di fumare. Il vapore che il fumatore di sigaretta elettronica inala è formato da acqua, glicole propilenico, glicerolo e aromi naturali con un presunto rischio cancerogeno più basso rispetto alla normale sigaretta.
Uno studio recente ci indica come le sigarette elettroniche però contengano alti livelli di metalli pesanti, nanoparticelle misurabili di fumo di tabacco tradizionale. Lo studio pubblicato sulla rivista PLoS One ha scoperto che nelle sigarette elettroniche sono presenti metalli tossici, particelle di silicato sia nel liquido della sigaretta che nel vapore.
I ricercatori del Dipartimento di Biologia Cellulare e Neuroscienze, Università di California, Riverside, hanno testato l’ipotesi che le sigarette elettroniche contengono metalli da vari componenti della sigaretta stessa. Hanno impiegato una varietà di metodi di prova per accertare il livello di contaminazione, compresa microscopio ottico ed elettronico, collaudo citotossicità, e microanalisi. Tutte le componenti della sigaretta sono state studiate e ne è emerso quanto segue:
Molti degli elementi individuati nella sigaretta elettronica sono noti per causare problemi respiratori e malattie. Nella sigaretta sono presenti filamenti di nichel-cromo, fili di rame spesso rivestiti di argento, stagno presente anche nel liquido della cartuccia che risulta essere citotossico, ferro, alluminio, silicato. La concentrazione di nove degli undici elementi studiati, era superiore o uguale alle corrispondenti sigarette tradizionali.
Gli autori dello studio hanno concluso che la presenza di metallo e silicato nelle cartucce della sigaretta , dimostrano che vi è la necessità di un maggiore controllo nella progettazione e nella fabbricazione delle sigarette elettroniche . 

L’immissione delle sigarette elettroniche nel mercato sono state seguite da numerosi attacchi, nel maggio del 2009, la US Food and Drug Administration Divisione di Analisi Farmaceutica ha trovato del dietilenglicole, un liquido velenoso usato in esplosivi e antigelo, in una delle cartucce campione. Hanno anche scoperto l’agente cancerogeno, nitrosammine specifo del tabacco, in una serie di tipologie di sigarette elettroniche.
I risultati di questo ultimo studio PLoS One smentiscono i sostenitori delle sigarette elettroniche che affermano che i rischi per la salute del fumo vengono eliminati con il loro uso. I metalli pesanti, come stagno, alluminio, cadmio, piombo e selenite sono sempre più riconosciuti come cause potenziali di perturbazione del sistema endocrino significativo e appartengono ad una classe di metalli noti come ‘metallo-estrogeni.’
Una delle conseguenze negative impreviste, delle nanotecnologie in generale è che facendo una sostanza sostanzialmente di dimensioni più piccole rispetto a quella che avviene in natura, la sostanza può presentare tossicità significativamente più elevata quando è in forma di nanoparticelle. Contrariamente ai vecchi modelli di rischio tossicologico riducendo le dimensioni di una particella, la tecnologia ha fatto quella sostanza in grado di eludere le difese naturali del corpo più facilmente, cioè passando attraverso i pori della pelle o le mucose, eludendo i meccanismi immunitari e di disintossicazione che il nostro corpo si era creato.
Per esempio, quando particelle di nichel sono ridotte alla gamma nanometro (miliardesimo di largo un metro) possono effettivamente diventare più tossiche per il sistema endocrino. Inoltre, la respirazione queste particelle nei polmoni, insieme ad altri metalli, etilenglicole e nicotina produce un composto chimico altamente tossico.
E’ giusto trovare del mercato delle alternative meno dannose delle sigarette tradizionali nel caso in cui la persona non riesca proprio a smettere di fumare, ma cerchiamo di dare al consumatore tutte le informazioni corrette, non illudiamo con falsa pubblicità ingannevole.
Fonte http://www.greenmedinfo.com

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UN ESPERIMENTO SCIENTIFICO DANESE COMPIUTO DA UN GRUPPO DI RAGAZZE DELLA SCUOLA SECONDARIA SUPERIORE HA SUSCITATO INTERESSE IN TUTTO IL MONDO
e potrebbe farci cambiare idea riguardo la proliferazione dei dispositivi wireless nelle nostre case.Secondo il sito web danese di notizie DR, cinque ragazze della prima classe superiore di Hjallerup hanno avviato l’esperimento dopo avere notato che quando la notte dormivano con il cellulare acceso accanto alla testa, il giorno successivo mostravano difficoltà a concentrarsi.Non essendo in grado di condurre un esperimento sugli effetti dei segnali wireless sull’attività cerebrale, le ragazze hanno quindi deciso di osservare la crescita di piante vicino ai router WiFi – e i risultati hanno un che di sconvolgente.Come riferisce il sito, sei vaschette di semi di crescione dei giardini sono state messe in una stanza senza alcun router WiFi, mentre altre sei vaschette dello stesso tipo sono state collocate in un’altra stanza, accanto a due router WiFi, i quali, stando ai calcoli delle ragazze, emettevano più o meno lo stesso tipo di onde di un comune cellulare.Nel corso dei 12 giorni dell’esperimento, i semi nelle sei vaschette distanti dai router sono cresciuti normalmente, mentre i semi vicino ai router non l’hanno fatto. Anzi, le foto diffuse mostrano che molti dei semi collocati vicino ai router sono diventati marroni e sono morti.

QUESTO HA SCATENATO IN DANIMARCA UN ACCESO DIBATTITO
in merito ai possibili effetti negativi sulla salute da parte di telefoni cellulari e impianti WiFi,” ha detto alla ABC News Kim Horsevad, insegnante di biologia alla scuola di Hjallerup.La Horsevad ha affermato che parte della discussione sugli effetti negativi  dell’esperimento ha riguardato l’ipotesi che i semi di crescione si siano seccati a causa del calore emesso dai router WiFi utilizzati. Ha raccontato che nel corso dell’intero esperimento le studentesse hanno mantenuto sufficientemente idratati entrambi i gruppi di semi di crescione e che le temperature sono state regolate da termostati.Secondo Popular Science uno studio simile è stato condotto tre anni fa in Olanda, quando i ricercatori osservarono che alcuni alberi nelle aree urbane stavano presentando “protuberanze” sulla corteccia. L’esperimento, effettuato dall’università di Wageningen, ha comportato l’esposizione per tre mesi di 20 alberi di frassino a vari tipi di radiazioni.  Gli alberi scelti per verificare la tolleranza a forti segnali WiFi cominciarono a manifestare tipici segni di malattia da radiazione, tra cui un aspetto lucido, simile al piombo, sulle foglie.Riguardo all’attenzione che l’esperimento scientifico delle ragazze sta avendo, la Horsevad ha dichiarato che il professore di neuroscienze Olle Johanssen, insieme all’istituto svedese Karolinska, ha manifestato un grande interesse.“Probabilmente [Johanssen] ripeterà l’esperimento in condizioni scientifiche, in un ambiente controllato e professionale,” ha detto la Horsevad. “Pertanto è ovviamente consigliabile attendere gli esiti dei suoi esperimenti  prima di incentrare importanti decisioni sui risultati dell’ esperimento delle ragazze.”
VIDEO
 

Fonte: Daniel Bean per ABC News

Traduzione di Gabriele Picelli 
Fonte: ilfattaccio.org

Tratto da: 

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