L’umorismo è una marcia in più anche sul lavoro. Ne è certo Chris Robert, ricercatore dell’università del Missouri, che a riguardo ha pubblicato uno studio su Research in Personnel and Human Resources Management. “Chi ha il senso dell’umorismo di solito è più creativo – spiega Robert – non solo perché è meno ansioso e stressato, ma anche perché sia l’umorismo che la risoluzione di problemi inaspettati richiedono di trovare una connessione tra fatti non in relazione tra loro’’. Per i capi poi l’umorismo è essenziale per gestire bene la squadra.
Doctor Live News
La bomba l'ha lanciata con due interviste a Sky (e ad un paio di tivvù casertane) Carmine Schiavone, cugino del più noto Francesco, alias Sandokan. Tra una cifra e l'altra di morti ammazzati come noccioline nelle faide tra clan, si fa uscire una cifra rotonda: nei prossimi anni 5 milioni di morti nelle terre avvelenate di Campania e Lazio. Anche stavolta: strilli e titoloni su carta stampata? Altre tivvù a cercare di capirci meglio? Aule parlamentari in seduta permanente per far luce? Inquirenti, forze dell'ordine e autorità di controllo a sirene spiegate? Sempre lo stesso, tombale silenzio. Un'omertà di Stato che più compatta non si può. Come se una colata di cemento – in perfetto stile mafioso – avesse cucito bocche, occhi e orecchie.
Eppure Schiavone – in modo terribilmente crudo, fino a scivolare per certe parti nel grottesco – ne ha raccontate di tutti i colori. L'avvelenamento è cominciato più di vent'anni fa, ora la situazione è irrecuperabile – questo il tono delle sue frasi – ogni bonifica non serve ormai a niente, la gente muore, i tumori crescono ogni giorno, arriveremo a 5 milioni di cadaveri. Una guerra, un'ecatombe. E altre cifre dello scempio: a metà anni '90 servivano 26 mila miliardi di lire, figurarsi oggi quanti, e per di più adesso inutili. La camorra ha comprato tutti, ha fatto affari con tutti, ha pagato perchè i controllori non controllassero e divenissero complici. Ha fatto i nomi di politici di prima e seconda repubblica, parlato di servizi deviati (come nel caso di Carmine Mensorio, il dc gavianeo atteso dai pm per una verbalizzazione bomba e "tuffatosi" dal traghetto che dalla Grecia lo avrebbe riportato in Italia: caso archiviato in un baleno dalla procura di Ancona come "suicidio"). Ha descritto (scivolando in una parodia alla Totò e Peppino) la sua passione per la facoltà di medicina e la sua abitudine a esaminare i "suoi" picciotti a caccia di esame facile, indossando il camice bianco con la complicità di baroni e accademici dell'epoca (ha fatto addirittura nomi, cognomi e cattedre interessate).
La cosa più incredibile è che Schiavone ha ora raccontato davanti a un microfono cose che aveva già cominciato a dire circa vent'anni fa. Agli inquirenti. E poi addirittura anche in commissione antimafia. In una verbalizzazione del 1996 in una caserma dei carabinieri del basso Lazio – riportata per ampi stralci dalla Voce circa un anno fa – Carmine Schiavone raccontava per filo e per segno zone di sversamento, quantitativi, indicava collusioni, complicità, faceva riferimento ad altri business, parlava di personaggi che solo dopo anni e anni balzeranno alla ribalta delle cronache giudiziarie (come l'avvocato pro Casalesi Cipriano Chianese), calcolava tangenti e mazzette, segnalava la somma globale che i clan potevano investire per i loro "soldati" e per comprare i silenzi. Parole al vento. Mentre gli sversamenti illeciti sono proseguiti a ritmo incessante. La stessa Voce, del resto, ha cominciato a descrivere i traffici di rifiuti super tossici fino dal fine degli anni '80, dettagliando – per fare solo due esempi – i ruoli di Gaetano Vassallo (un altro che ha cominciato a verbalizzare davanti agli inquirenti solo qualche anno fa) e dello stesso Chianese (in combutta con Licio Gelli, visti i frequenti viaggi della band, in compagnia di Francesco Bidognetti, alias Cicciotte 'e mezzanotte, in quel di villa Wanda, ad Arezzo). Fino ad un reportage del 2007, "Le nostre Seveso", dedicato – tragiche cifre alla mano – alla morte annunciata (e parliamo di 6 anni fa) delle martoriate terre campane, che oggi va di moda chiamare "le terre dei fuochi", e prima ancora "il triangolo della morte".
Poche mosche bianche a raccontare quelle scomode, incredibili, dolorosissime verità. Un oncologo che per i più raccontava favole, Antonio Marfella (proprio oggi in audizione al Senato per dettagliare i numeri della tragedia annunciata), un colonnello dell'esercito toscano in pensione, Giampiero Angeli, le Assise di palazzo Marigliano, costola dello storico Istituto per gli Studi Filosofici fondato dall'avvocato Gerardo Marotta. Per il resto, una coltre di silenzio: tutto ok, tutto in ordine, secondo l'Arpac, costituita allo scopo di accertare la salute del territorio, nel tempo diventato un feudo mastelliano di collusione & coperture; tutto ok secondo la Regione, sia sotto il regno di Antonio Bassolino che quello dell'attuale governatore, l'ex psi Stefano Caldoro (al cui attivo anche i crac sanità e trasporti). E pensare che il registro-tumori in Campania (cardine per una lotta concreta contro il cancro, previsto e attuato praticamente in tutte le regioni del Paese) ha visto la luce solo qualche mese fa... Forse perchè ci vuole un registro da 5 milioni di pagine. Nere.
Che fumare sigarette abbia ripercussioni sulla funzionalità erettile è cosa nota. Ma che dire riguardo al fumo di altre sostanze, come ad esempio la marijuana? Recenti studi confermano in maniera definitiva che l’uso di marijuana porterebbe allo sviluppo di impotenza.
Non solo fumo di sigaretta
Marijuana afrodisiaco o depressore della sessualità?
Un recente studio fa chiarezza: principio attivo marijuana colpisce direttamente alcuni recettori presenti nel pene
A rivelarlo sono i ricercatori del Brigham and Women's Hospital (Bwh) di Boston, durante l'International Aids Society Conference a Kuala Lumpur. I due casi si aggiungono a quello di Timothy Brown, l’uomo ribattezzato 'paziente Berlinò e giudicato 'guarito'. I medici: "Troppo presto per parlare di cura definitiva"
Fonte:
Per la prima volta nel nostro Paese, le autorità sanitarie hanno deciso che ci sono malati di tumore ricchi che avranno accesso a due farmaci oncologici, e quelli poveri che dovranno fare senza.
E' accaduto infatti che il pertuzumab (Roche) e l'afibercept (Sanofi-Aventis) siano stati autorizzati dall'Aifa (Agenzia italiana per il farmaco), che ha agito secondo le regole, il 27 maggio scorso e quindi ammessi in farmacia, ma a totale carico del malato. Non era mai successo per gli anticancro, salvavita.
Il malato di cancro dovrà quindi pagare per il farmaco Roche 6.000 euro per le prime due somministrazioni e poi tremila euro ogni 21 giorni; e per quello Sanofi Aventis 4.000 euro ogni tre settimane.
La norma sciagurata e passata finora sotto silenzio: quella con la quale l'ex ministro Renato Balduzzi, oggi deputato montiano, ha deciso, nel novembre del 2012, che i farmaci non ancora ammessi al rimborso del Ssn ma verificati come efficaci dalle autorità sanitarie potessero essere venduti in farmacia a chi ha i soldi per comprarseli.
"Nelle more", si dice in gergo.
Fonte: http://www.articolotre.com/2013/07/farmaci-anticancro-solo-a-pagamento-i-piu-poveri-moriranno-applicata-una-norma-del-governo-monti-e-calpestata-la-costituzione/184624
Tratto da: http://informatitalia.blogspot.com
Il Progetto Referendario
A breve la costituzione del Comitato e la pubblicazione del Quesito Referendario!
Cosa vuole Ottenere?
L’esercizio della Volontà popolare sul tema Cannabis. Togliere l’arresto per piccoli coltivatori e per i consumatori, alleviare le pene amministrative, distinguere le sostanze tra droghe leggere e pesanti, dividendo la Cannabis dalle Droghe veramente pericolose.
Come lo vogliamo ottenere?
Attraverso una campagna di informazione sulla sostanza Cannabis, sulla Pianta Cannabis, sulla Medicina Cannabis, sugli Effetti Terapeutici, Ludici e Psicologici della Cannabis. Attueremo nell’Ottobre 2013 una Raccolta Firme denominata Progetto FreeWeed per poter proporre nel 2014/2015 un Referendum per abrogare alcune norme della Legge Fini-Giovanardi, consapevoli che il Referendum potrà abrogare solo parziali punti di una legge e non l’intera legge. La Proposta Referendaria verrà ultimata e sottoposta a tutte le procedure di controllo Legale per renderla Inattaccabile e Costituzionalmente accettabile. Raggiunta la Soglia MINIMA di 500.000 firme (ne raccoglieremo 600.000 per paura dell’invalidabilità di alcune di esse, come negli scorsi anni già accaduto) esse verranno sottoposte alla Corte di Cassazione che fisserà la data del Referendum tra l’Aprile e il Maggio dell’anno successivo (quindi 2014/2015). Al Referendum bisognerà votare l’abrogazione di parti di una legge e quindi si voterà “SI”. Per far si che il Referendum sia VALIDO e VALIDABILE bisognerà superare il Quorum del 50% + 1. (Ossia dovranno votare ALMENO metà delle persone che avranno diritto al voto in Italia(residenti anche all’estero) più UNA). PRESO il Quorum se i SI supereranno i NO allora la VOTAZIONE si potrà considerare VINTA.
La Cannabis diventerà Legale immediatamente?
Premesso che sarà una battaglia durissima, perché c’è da superare il quorum ossia raggiungere il 50% + 1 dei votanti che si esprimano (con un si o con un no) per l’abrogazione delle normative contenute nella Fini-Giovanardi, una volta completati i passaggi descritti le normative sono immediatamente abrogate e la legge viene demolita lasciando piena facoltà alle persone di poter utilizzare le sostanze che ritiene opportuno. Il Parlamento a quel punto dovrà regolamentare la materia con una nuova legge tenendo conto della volontà popolare espressa. Proprio per questo motivo stiamo valutando se affiancare alla Raccolta firme pro-referendum anche una raccolta firme per legge di iniziativa popolare, per evitare che la “Vacatio Legis” (mancanza di una legge) fermi il processo di applicazione del risultato referendario.
Vinto il Referendum come Verrà Garantita la sua Applicazione Effettiva?
È compito di tutti i cittadini vigilare che il Parlamento legiferi in seguito tenendo conto dell’esito del referendum. Ovviamente FreeWeed Board e tutti i suoi componenti e sostenitori si batteranno per sostenere l’immediata applicazione del risultato Referendario.
Come verranno gestiti i Rimborsi in caso di Quorum superato nel Referendum?
I Rimborsi Referendari (pari a circa 0,39 centesimi a Firma Raccolta, ed erogabili solo a Quorum preso al momento del Referendum) si potranno richiedere (se si riuscirà ovviamente) intanto per RESTITUIRE LE SPESE FATTE E SEGNATE da chi ORGANIZZERA’ IL REFERENDUM E LA RACCOLTA FIRME. Tutto verrà segnato in una lista online. Niente verrà sottratto e i soldi IN ECCESSO, se ci saranno, si deciderà se devolverli ad Associazioni Sociali che ne abbiano bisogno o ad Associazioni per la Cannabis terapeutica e/o per lo studio di essa. Certamente si potranno investire nella realizzazione di Centri Sociali per l’informazione, proprio per l’avvenuta risposta referendaria eventuale e quindi la conseguente svolta nella CULTURA ITALIANA (Vedi Olanda dopo la Legalizzazione). Comunque siamo, su questo argomento come su tutti gli altri, aperti a qualsiasi tipo di proposta.
Chi sta Organizzando il Progetto?
Il Progetto viene Organizzato da FreeWeed Board, comitato nato dall’evoluzione in grande del Progetto FreeWeed e che del Progetto si fa promotore e organizzatore. Siamo Presenti in 15 Regioni in Italia, e stiamo cercando collaboratori in tutte le altre, mentre continuiamo ad ampliarci in quelle in cui sono già presenti coordinatori e referenti.
Testo tratto da: www.freeweed.it
Fonte: http://www.ecplanet.com/node/3889
Traduzione di Gabriele Picelli
Fonte: ilfattaccio.org
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