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http://www.dailymail.co.uk/news/article-2096314/Meet-HEARTLESS-man-able-live-heartbeat-PULSE.html

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Stanchi di essere disturbati da chi non vuole per nessun motivo mostrarvi il suo vero numero telefonico? Allora dovete sapere che, ad oggi, esiste una soluzione anche per questo. Di seguito vedremo dunque come fare per scoprire un numero anonimo.
Il servizio che andremo ad usare per scoprire un qualsiasi numero anonimo/privato prende il nome di Whooming; è completamente gratuito e funziona con qualsiasi gestore telefonico e, soprattutto, con qualsiasi modello di cellulare o smartphone.
Tutto quello che dovrete fare per scoprire i numeri che vi chiamano nascondendo il loro ID, dunque, sarà quanto riportato di seguito:
Registratevi su Whooming e completate la registrazione chiamando il numero che vi viene indicato nella procedura (0694802015);
Ora abilitate il trasferimento delle chiamate al numero fornitovi da Whooming dalla vostra scheda SIM. Potrete farlo chiamando uno dei seguenti numeri:
**67*0694802015# se sei cliente TIM, Vodafone o Wind
**67*0694802015*11# se sei cliente 3
*22*0694802015# se vuoi attivare la deviazione delle chiamate su rete fissa.
Da questo punto in poi, ogni qualvolta riceverete una chiamata da un numero anonimo, tutto quello che dovrete fare per venire a conoscenza del vero numero sarà rifiutare la chiamata; verrete così contattati via email da Whooming che vi mostrerà il numero di telefono in arrivo senza alcun problema.

http://www.geekassistant.com/chiamata-con-numero-privato

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Un paesino tedesco si è reso indipendente dal resto della Germania, almeno per quanto riguarda l’energia. Parliamo di Feldheim, appena 150 anime, circa 90 km a sud di Berlino.
A rendere possibile ciò, il vasto campo di 47 mulini a vento che domina questo piccolo villaggio, situato in un ambiente tranquillo e pastorale. Il capo dei pompieri locali, Thomas Glück, ha affermato che dopo Fukushima la città è stata inondata da giapponesi che cercano di studiare il loro metodo.
Ma oltre ai mulini, ci sono i pannelli solari lungo il bordo della città. I residenti hanno dato un contributo di 3000 euro per costruire la loro rete elettrica nel 2010, dando loro il controllo completo sui prezzi elettrici, i quali sono il 30% in menorispetto alla media nazionale, con prezzi fissati mediante riunioni.
L’utilizzo dell’energia prodotta viene gestita dai residenti stessi che devono bilanciarla e si applicano sanzioni in caso di sovra-sfruttamento.
Esistono altresì cabine per la ricarica delle auto elettriche. Per quanto concerne il riscaldamento delle caseinvece, viene utilizzato un impianto di biogas che brucia gas utilizzando gli scarti agricoli. E’ previsto un impianto biogas in ogni edificio della città.
Questa indipendenza economica ha anche portato posti di lavoro e benefici economici a Feldheim, dopo il crollo dei prezzi del grano che ha messo in ginocchio la comunità agricola locale. Peraltro, i residenti non sono stati neppure disturbati dagli odori provenienti dalla fabbrica di produzione di biogas.
Certamente, va sottolineato come questo splendido modello non possa funzionare in tutto il mondo, poiché il suo segreto è la disponibilità di rifiuti agricoli, ampie distese di terra, e, last but not least, l’estrema motivazione dei cittadini. Comunque, resta una grande speranza per un futuro migliore e in fondo possibile.
Tuttogreen.it

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Ieri si è conclusa la developer conference di Apple a San Francisco. Tutti si aspettavano un nuovo IPhone 5s, invece le innovazioni hanno riguardato principalmente il sistema operativo OS X Mavericks che introduce Tab e Finder Tag, ottimizza il supporto per display multipli e include una nuovissima versione di Safari. Tutti i fanatici di tablet e smartphone sono rimasti delusi e dovranno aspettare ancora un pò per innamorarsi del nuovo giocattolino. Per tutti i vecchi grafici, videomaker e musicisti è arrivata una grande novità, il nuovo Mac Pro, rivisto dentro e fuori. Quello che colpisce immediatamente è il design, un cilindro nero di piccole dimensioni. Sembra quasi un pistone o addirittura un subwoofer pronto a springionare tutta la sua potenza. Kidea

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UN ESPERIMENTO SCIENTIFICO DANESE COMPIUTO DA UN GRUPPO DI RAGAZZE DELLA SCUOLA SECONDARIA SUPERIORE HA SUSCITATO INTERESSE IN TUTTO IL MONDO
e potrebbe farci cambiare idea riguardo la proliferazione dei dispositivi wireless nelle nostre case.Secondo il sito web danese di notizie DR, cinque ragazze della prima classe superiore di Hjallerup hanno avviato l’esperimento dopo avere notato che quando la notte dormivano con il cellulare acceso accanto alla testa, il giorno successivo mostravano difficoltà a concentrarsi.Non essendo in grado di condurre un esperimento sugli effetti dei segnali wireless sull’attività cerebrale, le ragazze hanno quindi deciso di osservare la crescita di piante vicino ai router WiFi – e i risultati hanno un che di sconvolgente.Come riferisce il sito, sei vaschette di semi di crescione dei giardini sono state messe in una stanza senza alcun router WiFi, mentre altre sei vaschette dello stesso tipo sono state collocate in un’altra stanza, accanto a due router WiFi, i quali, stando ai calcoli delle ragazze, emettevano più o meno lo stesso tipo di onde di un comune cellulare.Nel corso dei 12 giorni dell’esperimento, i semi nelle sei vaschette distanti dai router sono cresciuti normalmente, mentre i semi vicino ai router non l’hanno fatto. Anzi, le foto diffuse mostrano che molti dei semi collocati vicino ai router sono diventati marroni e sono morti.

QUESTO HA SCATENATO IN DANIMARCA UN ACCESO DIBATTITO
in merito ai possibili effetti negativi sulla salute da parte di telefoni cellulari e impianti WiFi,” ha detto alla ABC News Kim Horsevad, insegnante di biologia alla scuola di Hjallerup.La Horsevad ha affermato che parte della discussione sugli effetti negativi  dell’esperimento ha riguardato l’ipotesi che i semi di crescione si siano seccati a causa del calore emesso dai router WiFi utilizzati. Ha raccontato che nel corso dell’intero esperimento le studentesse hanno mantenuto sufficientemente idratati entrambi i gruppi di semi di crescione e che le temperature sono state regolate da termostati.Secondo Popular Science uno studio simile è stato condotto tre anni fa in Olanda, quando i ricercatori osservarono che alcuni alberi nelle aree urbane stavano presentando “protuberanze” sulla corteccia. L’esperimento, effettuato dall’università di Wageningen, ha comportato l’esposizione per tre mesi di 20 alberi di frassino a vari tipi di radiazioni.  Gli alberi scelti per verificare la tolleranza a forti segnali WiFi cominciarono a manifestare tipici segni di malattia da radiazione, tra cui un aspetto lucido, simile al piombo, sulle foglie.Riguardo all’attenzione che l’esperimento scientifico delle ragazze sta avendo, la Horsevad ha dichiarato che il professore di neuroscienze Olle Johanssen, insieme all’istituto svedese Karolinska, ha manifestato un grande interesse.“Probabilmente [Johanssen] ripeterà l’esperimento in condizioni scientifiche, in un ambiente controllato e professionale,” ha detto la Horsevad. “Pertanto è ovviamente consigliabile attendere gli esiti dei suoi esperimenti  prima di incentrare importanti decisioni sui risultati dell’ esperimento delle ragazze.”
VIDEO
 

Fonte: Daniel Bean per ABC News

Traduzione di Gabriele Picelli 
Fonte: ilfattaccio.org

Tratto da: 

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pannelli solari ambulanza
In Inghilterra, sulle ambulanze le attrezzature d'emergenza saranno alimentate dal sole grazie ai pannelli installati sul tetto dei veicoli. La novità è stata annunciata di recente dalla South Central Ambulance Service NHS Foundation Trust. In realtà, il progetto era partito in via sperimentale all'inizio del 2012 ma oggi tutti i nuovi RRV, Rapid Response Vehicles, i veicoli di emergenza sono stati dotati di pannelli solari.
In questo modo, si riduce il consumo di carburante e di emissioni inquinanti e i relativi costi, ma anche quelli per la frequente sostituzione delle batterie. Senza contare il tempo risparmiato visto che i veicoli possono ricaricare le loro batterie ovunque si trovano. Finora sono 35 le ambulanze dotate di pannelli solari.

Solitamente le ambulanze lasciano i loro motori sempre accesi, seppure al minimo o in stand-by tra le varie chiamate di emergenza, affinché le apparecchiature rimangano cariche. Ma l'introduzione dei pannelli permette di non lasciare acceso il motore dell'ambulanza. I veicoli infatti sono sempre in grado di rispondere alle emergenze perché le batterie (e i dispositivi che esse alimentano) saranno sempre cariche grazie al sole che “bacia” costantemente sui pannelli. Defibrillatori, navigatori satellitari e dispositivi di comunicazione, solitamente alimentati dall'energia prodotta attraverso il carburante, potranno così funzionare con l'energia pulita del sole.
La flotta della NHS Foundation Trust potrà dunque essere completamente mobile e autonoma in ogni momento e fornire tutti i servizi dell'assistenza sanitaria mobile anche nei casi più gravi, nelle quattro contee di riferimento dell'Inghilterra: Berkshire, Buckinghamshire, Hampshire e Oxfordshire.
pannelli solari ambulanze
Tutto merito del sole se saranno a disposizione più veicoli in grado di rispondere alle esigenze mediche. Ma i vantaggi sono anche economici. La NHS Foundation Trust ha calcolato che con l'utilizzo delle ambulanze dotate di pannelli solari potrà ottenere un risparmio di 30 milioni di sterline in 5 anni, pari al 4% del bilancio annuale.
E in Italia?

Francesca Mancuso
Fonte:  http://greenme.it/muoversi/auto/10408-ambulanze-pannelli-solari

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Un futuro con un’aviazione civile ad energia solare è ancora molto lontano, ma da oggi potrebbe esserlo un po’ meno.
Il riferimento anche stavolta è a Solar Impulse, il primo aereo ad energia solare in grado di percorrere lunghe tratte, di cui torniamo a parlare oggi, a seguito della prima impresa completata con successo in territorio statunitense dell’aereo solare.
Solar Impulse è infatti impegnato in 2013 Across America, una traversata coast-to-coast degli Stati Uniti d’America e ha due giorni fa completato la prima tratta: da San Francisco a Phoenix, con un volo di 19 ore dove naturalmente è stata impiegata solo energia solare e non una goccia di carburante.
Ora, le prossime tappe del viaggio che attendono i due fondatori e piloti Bertrand Piccard e André Borschberg sono Dallas, Washington ed infine New York.
Di certo si tratterebbe di un’impresa notevole tanto dal punto di vista tecnico quanto mediatico, ma che impallidisce rispetto all’entità del piano che il dinamico duo di fondatori-piloti sta mettendo in cantiere per il 2015: quest’anno, infatti, Solar Impulse dovrebbe cimentarsi in un giro del globo, una sorta di giro del mondo in (poco più di) 80 giorni in chiave moderna, tra aprile e luglio 2015.
Ma come funziona Solar Impulse?
L’aereo, pesante come una comune autovettura, grazie alla struttura ultraleggera in fibra di carbonio, è spinto da quattro motori elettrici, con la potenza di 10 CV ognuno, alimentati da 12.000 cellule fotoelettriche che ricoprono le sue ali, che hanno un’apertura pari a 63 metri.
Solar Impulse è in grado di volare anche di notte, in virtù del fatto che l’energia è immagazzinata in batterie.

Un bel progetto nato al Politecnico di Losanna ormai dieci anni fa ed al quale, ricordiamo, ha partecipato anche un cervello italiano, Luigino Torrigiani.
Seguiremo con attenzione Solar Impulse nelle sue nuove imprese.
Fonte: Tuttogreen
http://www.tuttogreen.it/solar-impulse-alla-conquista-dellamerica/

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IN TUTTO IL MONDO IL PROSSIMO 25 MAGGIO SI TERRA’ UNA MARCIA CONTRO MONSANTO COLOSSO E LEADER DEL CIBO GENETICAMENTE MODIFICATO 

A lanciare l’iniziativa è stata il gruppo Occupy Monsanto. “Siamo stufi – affermano i promotori dell’iniziativa – che le multinazionali come la Monsanto abbiano carta bianca per imporre il loro cibo geneticamente manipolato ecco perché, in tutto il mondo, il 25 maggio si scenderà in piazza”.Negli Stati Uniti in particolare la protesta è indirizzata contro il “Monsanto Protection Act” firmato da Barack Obama lo scorso 26 marzo e che consente al Dipartimento dell’Agricoltura di dare il via libera alle multinazioni per la vendita di semi ogm mettendole al riparo da qualsiasi azione legale da parte dei contadini e dei consumatori.Secondo Dave Murphy, fondatore di Food Democracy Now, il Monsanto Protection Act rappresenta “l’ennesimo esempio di come la Monsanto opera, di come manipola la nostra democrazia e di come compra il silenzio dei nostri governanti”.


Fonte: freeopinionist.com - tratto da ilfattaccio.org

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Mentre ognuna delle auto elettriche finora sviluppate dalle grandi case automobilistiche costa non meno di 30mila euro, per acquistare la Streetscooter – così si chiamerà – bisognerà sborsare solo 5mila euro.
Il sogno di un’auto elettrica a prezzi estremamente abbordabili sta per realizzarsi ad Aquisgrana. Ad annunciare alla Frankfurter Allgemeine Zeitung (Faz) che la rivoluzionaria vettura vedrà la luce nella città di Carlo Magno è Achim Kampker, presidente di “Streetscooter”, un pool di una mezza dozzina di aziende tedesche del comparto automobilistico, che sta avviando il progetto studiato da un gruppo di ingegneri della locale RWTH, il politecnico più famoso della Germania.
Mentre ognuna delle auto elettriche finora sviluppate dalle grandi case automobilistiche costa non meno di 30mila euro, per acquistare la Streetscooter bisognerà sborsare solo 5mila euro, più il costo del leasing della batteria.
 streetscooter“Abbiamo scelto Aquisgrana come luogo della fabbrica”, spiega il trentaseienne Kampker, professore universitario nella locale università, “poiché in questo modo i luoghi della produzione e dello sviluppo sono a contatto di gomito”.
La vettura verrà costruita a partire dalla metà del 2014 nella fabbrica appena chiusa del colosso ferroviario canadese Bombardier, con le catene di montaggio che all’inizio sforneranno ogni mese dalle 250 alle 400 vetture elettriche.
Oltre ad un’utilitaria elettrica, Streetscooter produrrà anche un furgone elettrico simile al Caddy della Volkswagen, 50 esemplari dei quali sono stati già ordinati da Deutsche Post. Il furgone elettrico di 4,60 metri di lunghezza avrà una potenza di 45 kilowatt, un’autonomia di 120 km e una velocità massima di 85 km/h.
Fonte: infiltrato.it

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window_socket
Francesca Mancuso - greenme.it

E SE L’ENERGIA SOLARE POTESSE ESSERE TASCABILE?
È l’idea portata avanti da due designers, Kyuho Song & Boa Oh, che hanno ideato una presa di corrente portatile, chiamata Window Socket, in grado di ricaricarsi grazie al sole e di fornire energia all’occorrenza per svariate ore.Basta attaccarla con la sua ventosa ad una finestra ben illuminata. La presa di corrente, dotata di pannelli fotovoltaici accumulerà energia finché saremo a casa per poi metterla a disposizione sia all’interno che al di fuori dell’abitazione.Il meccanismo di funzionamento è davvero molto semplice. Su uno dei due lati del dispositivo ci sono delle piccole celle solari con annesse ventose, per rendere agevole l’aggancio alla finestra. Dall’altra parte, quella rivolta verso l’interno della casa per intenderci, si trova la vera e propria presa di corrente, dove inserire i nostri dispositivi, ovunque ci troviamo.
window_socket
DOPO 5/8 ORE DI RICARICA ATTACCATA AD UNA SUPERFICIE ILLUMINATA
la presa fornisce 10 ore di utilizzo. Ma non è necessaria una finestra. La presa solare può essere attaccata al vetro dell’auto, a quello della nave e a quello dell’aereo.Smartphone scarico? Basta portare la presa con noi in borsa e collegarvi il caricabatterie del cellulare. Utile per chi trascorre molto tempo fuori casa, ma anche per chi vuole scegliere un’alternativa pulita alla ‘solita’ energia.Aspettiamo, dunque, con ansia la sua commercializzazione sul mercato trattandosi, per il momento di un prototipo. Clicca qui per maggiori info.

Francesca Mancuso


Fonte: greenme.it - Tratto da: ilfattaccio.org 

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klm-biocarburanti.jpgDall'8 marzo il Boeing 777-200 dell'olandese Klm, alimentato per il 75% da combustibile per aviazione e per il restante 25% da olio da cucina usato, collega l’aeroporto JFK di New York con quello di Schipol ad Amsterdam e viceversa.Si tratta del primo volo di linea intercontinentale regolare di una compagnia di bandiera alimentato con biocarburante.
I voli con biocarburante di seconda generazione, cioè non ricavato da una coltura alimentare) sono in programma una volta alla settimana, il giovedì, per i prossimi sei mesi.
Grazie all'utilizzo del biocarburante la Klm intende ridurre del 20% le emissioni di CO2 per tonnellata di carburante per chilometro entro il 2020 rispetto al 2009.

Il carburante sostenibile è ottenuto dall’olio di cucina riciclato ed è fornito da SkyNRG, una società fondata nel 2009 da Air France Klm Group in collaborazione con North Sea Group e Spring Associates. SkyNRG è leader mondiale del mercato di carburanti sostenibili, rifornendo già più di quindici compagnie aeree.

Nel giugno 2011 Klm aveva annunciato l’intenzione di usare biocarburante derivato dall’olio da cucina per i voli Parigi-Amsterdam e lo scorso anno la compagnia olandese aveva effettuato il volo più lungo mai realizzato con biocarburante, lungo la tratta Amsterdam-Rio de Janeiro in occasione della conferenza Rio+20. Ma si trattava di un'occasione particolare, non di un volo regolare. E nemmeno di una linea cargo, come quella operata dalla Nippon Cargo Airlineattraverso il Pacifico.
Coscienti che questa soluzione non sia quella definitiva – soprattutto a causa della disponibilità limitata dell'olio di cucina usato – tuttavia SkyNRG è convinta che rappresenti il primo passo verso alternative future e innovazione.
L'azienda mira a infatti a contribuire al passaggio a materie prime sostenibili e a sviluppare nuove tecnologie (come la conversione biochimica e la pirolisi) che riducano i costi e le emissioni di CO2. Orgoglioso Camiel Eurlings, amministratore delegato di Klm:
"Questo traguardo dimostra ancora una volta il nostro ruolo di primo piano nello sviluppo di biocarburanti sostenibili. Dopo essere stati leader per otto anni in questo settore, Klm e Air France stanno ora studiando per individuare ulteriori modalità di riduzione di emissioni di anidride carbonica. Vorremmo ottenere il ‘volo ideale’ e per farlo stiamo unendo tecnologie nuove ad alcune già esistente".
Il giorno prima del volo inaugurale SkyNRG ha annunciato anche di essere il primo operatore di biocarburante ad aver ricevuto la certificazione Roundtable on Sustainable Biofuels, dal momento che è l’unico in grado di fornire certificati di combustibile rinnovabile in qualsiasi aeroporto.
L’uso dei biocarburanti a base di olio di cucina rappresenta solo una delle misure sostenibili adottate dall’aeroporto di Amsterdam, che si sta preparando per essere il più verde d’Europa nei prossimi anni. [Carolina Saporiti su corriere.it].

Fonte: 
http://ilnavigatorecurioso.myblog.it/archive/2013/03/29/ecco-il-primo-volo-intercontinentale-di-linea-alimentato-con.html 

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Di Alessia - tuttogreen.it
Parlare di parco eolico non è di certo una novità, perché fortunatamente questa realtà trova spesso grande impiego in tanti Paesi. Ma questa è davvero un’importante notizia: stiamo parlando del primo parco eolico sottomarino. Costruito nelle fredde acque della Scozia, precisamente al largo delle Isole Orcadi, nel nord-est, sfrutta il movimento delle maree che qui è davvero consistente.
La Scozia da tempo si sta muovendo nel settore con grandi investimenti volti a sfruttare la potenza dei moti marini (vedi l’articolo Energia dal mare: un nuovo progetto in Scozia) e a quanto pare questi esperimenti fanno ben sperare.

Nel dicembre del 2011 è stata installata sott’acqua una turbina alta 30 metri e sono stati fatti una serie di test per verificare la capacità di quest’ultima di generare elettricità. I lavori sono supervisionati dalla Scottish Power Renewables (SPR) la quale ha dichiarato che finora la turbina funziona bene, nonostante le stesse operazioni di installazione siano risultate particolarmente difficoltose a causa del mare agitato.

La turbina (modello HS1000) è stata sviluppata da Andritz Hydro Hammerfest ed è in grado di “sfamare” i bisogni energetici di 500 abitazioni avendo una potenza di 1 Megawatt. Al momento si è riusciti a portare corrente nelle abitazioni e negli edifici dell’Isola di Eday e questo incoraggia sulla possibilità di diffondere il progetto su larga scala, considerando che le prestazioni del dispositivo hanno raggiunto gli standard attesi.
In questa prima fase sono sotto verifica la resistenza e l’affidabilità della turbina e si prevede che i lavori termineranno fra il 2013 e il 2015. Il traguardo sarà raggiunto realizzando una vasta rete di turbine dalla potenza complessiva di 10 MW, come risultato di un accordo con il governo scozzese nel marzo del 2011 che dava in concessione il fondale marino per ricavare energia.
La Scozia si trova in una posizione ideale per sfruttare l’energia marina e questo test servirà per poter analizzare al meglio quali modifiche apportare al fine di poter ricavare quantità sempre maggiori di energia elettrica senza incorrere in ulteriori operazioni di deturpazione ambientale.

Fonte: http://www.tuttogreen.it/in-scozia-il-primo-parco-eolico-sottomarino-con-turbine-installate-a-30-mt-di-profondita/

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Clicca per ingrandireVerizon ha brevettato un sistema controverso con cui lo schermo carpirà tutto di voi, colore della pelle e dei capelli inclusi. E che vi ascolterà mentre parlate. Per comprendere la pubblicità da mandare in onda.
Immaginate di essere seduti sul divano di casa vostra con il vostro o la vostra partner e intavolare una discussione: improvvisamente compare in televisione una pubblicità per una consulenza matrimoniale. Oppure immaginate di star facendo sollevamento pesi ed avere un film di sottofondo e, di punto in bianco, vedete comparire sullo schermo annunci pubblicitari su come tenersi in forma, o sulla dieta da seguire.
Nel passato queste sarebbero state tutte coincidenze, ma nel futuro non lo saranno più, grazie all'idea avuta dal marchio Verizon, il quale, secondo il sito Slate, sarà in grado di spiare tutti i vostri gesti grazie a una particolare tecnologia.
Questo marchio inglese ha brevettato, di fatto, un sistema in grado di capire l'esatta tipologia di pubblicità che ogni persona vuole vedere. Usando una combinazione di immagini e attraverso sensori posizionati nelle case dei suoi clienti, riuscirà a capire cosa state facendo mentre guardate la televisione. Tali sensori riusciranno anche a capire come siete fatti fisicamente, il timbro vocale. Potrà addirittura individuare se ci sono drink in casa o quadri attaccati al muro.
Praticamente la vostra televisione di casa sarà in grado di capirvi e di seguire ogni vostra singola mossa. Opererà più o meno come Google con i suoi utenti di Gmail, ovvero mandando precise informazioni a seconda dei dati che vengono rilevati. L'unica differenza è che in questo caso sarà la televisione a farlo e tramite immagini, che si può dire, vi guarderanno mentre voi guarderete loro. Una tecnologia da vero Grande Fratello, che ovviamente inquieta.
Naturalmente questo è solo un brevetto quindi non c'è ancora bisogno di iniziare a guardare la TV con sospetto, per ora. Simili brevetti devono venire registrati prima e poi essere messi in pratica. Ma questo non cambia il fatto di come la tecnologia stia sempre più invadendo la nostra vita privata.
GUARDA VIDEO
Fonte: wallstreetitalia.com - tratto da stampalibera.com

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Tutti vi sarete chiesti una volta nella vita se c’è la possibilità di capire chi si nasconde dietro a quelle fastidiose chiamate anonime che chiunque ha ricevuto o riceverà prima o poi. In realtà, esistono alcuni modi per scoprirlo.
Ma partiamo dalle origini, come si fa ad oscurare il proprio numero chiamando dal cellulare? Basta anteporre il #31#  al numero da chiamare.
La maggior parte dei telefoni poi hanno la possibilità di impostare il non invio del numero quando si fa una chiamata.

Ad esempio, generalmente, selezionando Menu>Strumenti>Impostazioni>Chiamata, si entra in un sottomenù dove compare l’impostazione Invio proprio numero e si può selezionare la voce No.  
Nel caso in cui vogliate effettuare una chiamata anonima dal telefono fisso, dovete anteporre la stringa *67# al numero da selezionare. 

Come scoprire chi si nasconde dietro una chiamata anonima
In alcune situazioni e con taluni operatori, come Fastweb potreste richiedere un tabulato delle chiamate in entrata, dopo aver contattato il servizio clienti, via fax. 

Ci sono poi operatori che utilizzando il servizio di over-ride, generalmente costoso, il quale vi permette di visualizzare il numero delle chiamate sconosciute o anonime.
Può essere richiesto una sola volta per utenza, ad eccezione di casi particolari, e per un lasso di tempo limitato ai 15 giorni.
Resta la possibilità di effettuare una denuncia alle autorità competenti e richiedere il tabulato delle chiamate ricevute. 

Tuttavia, da qualche anno è nato un servizio in Italia che permette di visualizzare chi ci sta chiamando in via anonima, sul cellulare.
Si chiama Numero Nascosto ed è compatibile con tutti i cellulari e operatori che consentono la deviazione di chiamata.
Il servizio deve essere attivato registrandosi al sitoNumeroNascosto.com, bisogna poi inserire i dati della carta di credito o dell’account paypal per il pagamento. Una volta che il servizio risulterà attivo, basterà chiudere la chiamata in entrata.
La chiamata verrà così deviata a NumeroNascosto, il quale in una manciata di secondi invierà un sms sul nostro cellulare, permettendoci di visualizzare il numero. 

Tutte le vittime di scherzi anonimi o peggio stalking, hanno, quindi un’arma in più per tutelarsi in qualche modo da questi spiacevoli inconvenienti.
fonte: http://www.sairosmix.com/2012/11/come-scoprire-chi-si-nasconde-dietro-ad.html

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raccolta differenziata guadagno
Di Marta Albè
Guadagnare dalla spazzatura si può! Trasformare i rifiuti in risorse...e sconti pure! Ed è così che anche in Italia stanno cominciando a difforndersi nei comuni, nella grande distribuzione o nelle scuole postazioni di raccolta automatica a cui accedere liberamente e dalle quali ottenere degli sconti o dei buoni da utilizzare per la propria spesa, ma anche premi di altra entità, in modo da incentivare i cittadini alle buone pratiche e da evitare lascorretta tendenza all’accumulo di rifiuti lungo le strade ed in luoghi non destinati ad essi.

In Norvegia e in generale nel Nord Europa i punti di raccolta automatici dei rifiuti rappresentano già da tempo una realtà concreta, volta a promuovere comportamenti corretti e civili da parte della comunità dei cittadini, Proprio un anno fa, tra ragazzi avevano testato il funzionamento di uno dei dispositivi norvegesi,ottenendo uno sconto di sei euro sulla spesa ed affermando che sistemi simili avrebbero potuto rappresentare un ottimo spunto per la soluzione dell’emergenza rifiuti napoletana. Eccone alcuni esempi nostrani, la cui diffusione sta avvenendo progressivamente in tutta la penisola.

1) Ecobank

ecobank
 Ecobank è un progetto della Regione Piemonte attivo dal 2009. Esso consiste nellaraccolta differenziata di contenitori per le bevande, con particolare riferimento allebottiglie di plastica ed ai contenitori di alluminio, tramite postazioni automatiche facilmente accessibili dai cittadini. In cambio si riceveranno dei buoni spesa da utilizzare nei supermercati convenzionati. I vuoti a perdere si trasformano così in vuoti a rendere, educando alla corretta differenziazione dei rifiuti. Le postazioni Ecobank si trovano attualmente nei Comuni di Venaria Reale (TO), Valenza (AL) e Alessandria.


2) Ecopunto

ecopunto
Ecopunto è una bottega del baratto che aiuta la differenziata. Nel 2010 vi avevamo presentato l’Ecopunto di Niscemi, in provincia di Caltanissetta, dove era ed è tuttora possibile barattare prodotti destinati ad essere riciclati, e che hanno perso qualsiasi utilità per il consumatore, con beni alimentari grazie ai quali arricchire la propria spesamediante una raccolta punti basata sulle quantità di rifiuti consegnati. Il fenomeno si è via via diffuso in varie zone della Sicilia ed Ecopunto è ora presente anche a Barcellona Pozzo di Gotto, Cinisi e Terrasini, con nuove aperture previste in altre località.

3) RePaperMe/Eurven

eurven_repaperMe
 Da novembre 2011 anche in Italia la raccolta differenziata della carta si fa al supermercato grazie a RePaperMeil primo compattatore di carta e cartone in grado di calcolare la quantità raccolta e, in proporzione, destinare punti premio utili per ottenere sconti sui prodotti in vendita, accumulati grazie ad una carta fedeltà. Al progetto hanno già dato la propria adesione catene della grande distribuzione come Despar, con alcuni punti vendita attualmente attivi in Lombardia.

4) Mr Pet

MrPET
 Mr Pet è un sistema di raccolta della plastica basato sulla remunerazione dell’utente nato nei primi anni del 2000 ed attivo nei supermercati grazie alla presenza di contenitori automatici predisposti per l’inserimento dei rifiuti e la ricezione automatica di punti da raccogliere in una card personale e da utilizzare per la spesa. E’ tuttora in corso l’evoluzione 2.0 di Mr Pet, che manterrà comunque validi i punti accumulati fino a questo momento.

5) RD Italia

RD italia
 Dal 2009 a Napoli, grazie alla raccolta differenziata, i rifiuti diventano premiRD Italia mette a disposizione di Comuni, Enti Pubblici ed imprese private delle macchine per la raccolta di lattine e bottiglie che premiano la buona pratica della differenziazione dei rifiuti grazie ad incentivi per i cittadini, consistenti in prodotti omaggio di diversa entità a seconda dl luogo in cui il punto di raccolta è collocato. Attualmente tramite il progetto EcoEtica il servizio è attivo in tre scuole superiori della provincia di Napoli, mentre si avvalgono delle macchine automatiche RD Italia anche le catene di supermercati Conad Adriatico Sigma e, per la prima volta in Italia una stazione di servizio di Vicenza in cui la spazzatura si trasforma in sconti benzina. Di questi tempi, mica male no?

fonte: greenme.it

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