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Il produttore statunitense lancia la sua nuova iniziativa infrastrutturale: promette "pieni" di elettricità gratis per incentivare la diffusione delle auto elettriche
Roma - Prima l'evoluzione delle auto elettriche "per tutti" (ancorché con un prezzo non proprio alla portata di chiunque), ora la rivoluzione delle stazioni di ricarica gratuite e sparse per tutto il territorio statunitense (e non solo): Tesla Motors annuncia l'iniziativaSupercharger, progetto che dovrebbe affrontare i principali problemi dell'automobilismo elettrico e favorire la diffusione di veicoli a emissioni zero.

Faranno inizialmente parte di Supercharger sei stazioni di ricarica sparse per il territorio della California, e Tesla promette che ripristinare la carica energetica delle batterie di bordo sarà un'operazione gratuita - a tempo "indefinito" - per i possessori di auto Model S.

Le sei stazioni sono state costruite in gran segreto, e hanno la particolarità di usare impianti fotovoltaici per fornire il proprio servizio di ricarica: in tal modo, sostiene Tesla, si affrontano i principali problemi della diffusione dell'auto elettrica, vale a dire il consumo di fonti fossili per la produzioni di elettricità, la convenienza di guidare le auto su lunghe distanze (al pari di quelle a benzina) e il costo delle ricariche delle batterie.
upercharger vede poi Tesla impegnarsi come un vero e proprio fornitore di "infrastrutture" piuttosto che come semplice produttore di autoveicoli, e in tal senso l'impegno - che Tesla vede come propedeutico alla diffusione del suo modello di business, cioè le auto elettriche - aumenterà parecchio in futuro negli USA (territorio tutto coperto entro 2 anni), in Europa e in Asia.

In questi giorni Tesla si segnala infine per una ennesima "prima volta" nel mondo automobilistico contaminato dall'hi-tech, ovverosia la distribuzione di un aggiornamento per il firmware di bordo della Model S a mezzo WiFi o con connessione 3G integrata sull'auto.

Alfonso Maruccia per Punto-informatico

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Il Senato della California ha approvato una legge che costituira' il primo via libera alla circolazione delle auto senza pilota nelle strade. Lo annuncia il sito del canale tv Cnbc, secondo cui il provvedimento entrera' in vigore entro pochi giorni.
La legge e' stata approvata all'unanimita' e ora e' sulla scrivania del governatore Jerry Brown, e obbliga il dipartimento per i veicoli a motore dello Stato a sviluppare standard e procedure di licenza per i veicoli autonomi: "Questa legge - si legge nel testo - permettera' ai veicoli autonomi di operare o di essere testati nelle strade pubbliche solo con l'adozione di standard di sicurezza che verranno definiti dalle autorita'". Il primo al mondo a concedere il permesso di circolazione alle auto-robot e' stato il Nevada. Ma per la sicurezza il regolamento dello Stato ha previsto che dentro debbano esserci almeno due persone, anche se la vettura marcia da sola.
  fonte: aduc.it

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Si chiama Leonardo Grieco, è un meccanico di lunga esperienza di Varese, ed ha inventato un sistema per risparmiare benzina, molta benzina. In Italia, benché lui abbia contattato tutte le case automobilistiche dalla più piccola alla Fiat e alla Ferrari, nessuno gli ha dato ascolto. In Svizzera però hanno preso sul serio il sul sistema chiamato Kinetic Drive System che permette alle auto di dimezzare i consumi di carburante, abbattere le emissioni del 60% e allungare la vita del motore di moltissimo, fino all'80% in più. La motorizzazione del Canton Ticino, in 10 giorni, ha dato il via libera a questa invenzione che già oggi può essere montata in diverse officine svizzere a meno di 2mila euro.
Ai non addetti ai lavori, non è facilissimo spiegarne il funzionamento: “Una volta accelerata la massa - dice Leonardo Grieco al Fatto Quotidiano - la macchina resta su un numero di giri ottimale e ad ogni cambio di marcia, grazie a questo sistema si risparmiano 700 giri motore. Infatti, mentre normalmente si scende al minimo di giri, qui si utilizza il motore soltanto quando dà la coppia migliore, fra i 1700 e i 2300 giri. Praticamente a parte lo spunto iniziale, la macchina viaggia quasi sempre a basso regime, basta dare un colpo di gas ogni tanto e ci si mantiene a velocità di crociera. Il pedale della frizione non c’è e per cambiare si usa solo la mano”.

Il signor Grieco ha montato il sistema su una vecchia Skoda 1900 turbo diesel: “Ho già fatto 50 mila chilometri con questa macchina e i risultati sono sorprendenti. Questa auto, che oggi ha 290 mila chilometri, fa abitualmente attorno ai 500 chilometri con un pieno, da quando ho montato il sistema Kds sono stabilmente sopra i mille”. Al signor Grieco dobbiamo credere sulla parola. Oltre ad aver visto la centralina montata e ad aver percepito il suo vibrante entusiasmo, non abbiamo infatti a disposizione elementi empirici sufficienti ad avvalorare la sua scoperta, se non un breve viaggio di prova da cui effettivamente abbiamo potuto constatare che il pedale dell’acceleratore viene usato davvero poco.

Se quanto promesso fosse vero si tratterebbe di una innovazione sensazionale. Con macchine capaci di percorrere normalmente 50 km con un litro. Di questa vicenda colpisce anche un’altra cosa: “Questa scoperta potrebbe valere metà del combustibile mondiale – dice Grieco – ci ho speso dieci anni di lavoro e tentativi. Soldi, tempo e impegno. Nessuno ha però voluto darci retta. Nessuno ha voluto vederlo e capirne il funzionamento. Abbiamo scritto alle case automobilistiche di tutto il pianeta: a Marchionne, a Montezemolo, negli Stati Uniti, in Corea, dappertutto. Abbiamo speso un capitale in lettere e raccomandate. Le risposte che ci sono arrivate sono tutte uguali. Hanno tutte lo stesso desolante tenore, ne ho un cassetto pieno”.

Insomma, Grieco ha scritto e presentato il suo Kds alle principali case automobilistiche che hanno sempre risposto alla stessa maniera: “Ci dispiace tanto, ma la sua invenzione non ci interessa”. Ma l’inventore del Kds non ci sta: “Questi signori dovrebbero scendere dalle loro scrivanie e toccare con mano, sedersi sulla macchina e provarla prima di dire che non gli interessa. Prima provi, studi, poi mi dici che non funziona. Una bocciatura motivata la posso anche accettare. Ma una chiusura a priori no. Nelle cose, per capirle, bisogna metterci il naso”. Dal momento che nessuna casa automobilistica ha creduto nel progetto, Grieco ha stretto un accordo con un’officina elvetica che ha accettato di montare il sistema sulle auto svizzere: “Siamo andati alla motorizzazione del Canton Ticino, hanno provato il sistema, hanno verificato le caste e dopo dieci giorni avevamo in tasca l’autorizzazione a montarla. Una cosa simile in Italia, con tutta la burocrazia, sarebbe impossibile”.
Fonte: http://www.leggo.it/life/tecnologia/inventa_sistema_per_risparmiare_tanta_benzina_ma_in_italia_nessuno_lo_ascolta/notizie/163556.shtml


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Nikola Tesla, (in serbo Никола Тесла[?]) (Smiljan, 10 luglio 1856 – New York, 8 gennaio 1943), è stato un fisico, inventore e ingegnere serbo naturalizzato statunitense nel 1891.[1]
È conosciuto soprattutto per il suo rivoluzionario lavoro e i suoi numerosi contributi nel campo dell'elettromagnetismo tra la fine dell'Ottocento e gli inizi del Novecento.I suoi brevetti e il suo lavoro teorico formano la base del moderno sistema elettrico a corrente alternata (CA), compresa la distribuzione elettrica polifase e i motori a corrente alternata, con i quali ha contribuito alla nascita della seconda rivoluzione industriale.
Negli Stati Uniti Tesla fu tra gli scienziati e inventori più famosi, anche nella cultura popolare. Dopo la sua dimostrazione di comunicazione senza fili (radio) nel 1893, e dopo essere stato il vincitore della cosiddetta "guerra delle correnti" insieme a George Westinghouse contro Thomas Alva Edison, fu riconosciuto come uno dei più grandi ingegneri elettrici americani. Molti dei suoi primi studi si rivelarono anticipatori della moderna ingegneria elettrica e diverse sue invenzioni rappresentarono importanti innovazioni.
Nel 1943 una sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti gli attribuì la paternità (sul suolo statunitense) di alcuni brevetti usati per la trasmissione di informazioni via onde radio.
Avendo sempre trascurato l'aspetto finanziario, Tesla morì povero e dimenticato all'età di 87 anni.
La sua importanza fu anche riconosciuta nella Conférence Générale des Poids et Mesures del 1960, in cui fu intitolata a suo nome l'unità del Sistema Internazionale di misura della densità di flusso magnetico o induzione magnetica (chiamata anche campo magnetico B\,).
Tesla ha contribuito allo sviluppo di diversi settori delle scienze applicate come, per esempio, la robotica[5] (radio comando). I suoi ammiratori contemporanei arrivano al punto da definirlo "l'uomo che inventò il Ventesimo secolo" e "il santo patrono della moderna elettricità".
A causa della sua personalità eccentrica e delle sue apparentemente incredibili e talvolta bizzarre affermazioni, negli ultimi anni della sua vita Tesla fu ostracizzato e considerato una sorta di "scienziato pazzo"  attribuendogli nel tempo curiose anticipazioni di sviluppi scientifici successivi. Molti dei suoi risultati sono stati usati, con alcune polemiche, per appoggiare diverse pseudoscienze, teorie sugli UFO e occultismo New Age. Ciò è dovuto al fatto che Tesla lasciò «poca documentazione sui risultati ottenuti, e anche questa spesso sotto forma di appunti, non di lavori organizzati e comprensibili a tutti. Pertanto è relativamente facile attribuirgli le idee più strampalate, o la paternità di invenzioni mirabolanti e soppresse dalla "scienza ufficiale"»

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