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Il direttore bloccava l’operazione perché la donna non era
correntista. Ma il titolo da 147,45 euro alla fine è stato incassato
VERONA – La banca Popolare di Verona non voleva cambiarle un assegno circolare da 147 euro e lei, per tutta risposta, ha chiamato la polizia, rifiutandosi di uscire dalla filiale. Alla fine la donna, Emanuela Aliuto, dipendente della polizia municipale di Verona, grazie all’intervento degli agenti si è vista cambiare l’assegno: 147,45 euro, pagati dall’Eni per un rimborso sul gas metano, emessi con un “circolare” dalla stessa banca che si rifiutava di consegnarle i contanti.
La signora ha spiegato che allo sportello della filiale, dopo aver portato l’assegno al direttore, le hanno spiegato che non poteva essere cambiato perché la donna non era correntista. Non è bastato che l’interessata presentasse un documento per provare che la sua identità corrispondeva con l’intestataria dell’assegno. La risposta che le è stata data – sostiene Aliuto – è che anche il documento poteva essere falso.
La donna a questo punto si è intestardita, forte anche del parere del proprio avvocato che le confermava che gli assegni circolari, a maggior ragione se della stessa banca emittente, devono essere cambiati. L’intervento dell’equipaggio di una volante ha però risolto il braccio di ferro. I poliziotti hanno verificato l’identità della signora, e la validità del documento che essa aveva presentato, e a questo punto il direttore della filiale ha cambiato l’assegno in 147,45 euro. «Sono contenta, certo – ha detto la donna all’Ansa – solo l’aver visto la faccia del direttore quando ha dovuto cambiarmi l’assegno mi ha fatto ringiovanire».
Fonte: ilgazzettino.it

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