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“Picchiate, prese a calci, raggiunte da pallottole di gomma e colpite dai gas lacrimogeni. E’ successo di tutto a chi manifestava negli scorsi mesi nelle maggiori capitali d’Europa. Eppure, l’uso eccessivo della forza da parte delle forze di polizia non è stato soggetto a indagini né è stato punito quasi fosse un fatto normale”. Lo ha dichiarato Amnesty International in un documento presentato ieri a Madrid, nel quale – scrive Monica Ricci Sargentini su Le persone e la dignità – vengono descritti episodi verificatisi in Grecia, Spagna e Romania in cui è stata usata forza eccessiva contro manifestanti e giornalisti, sono stati eseguiti arresti arbitrari e ostacolato l’accesso ai soccorsi medici.
“Le forze di polizia sono responsabili della tutela dell’ordine pubblico e del rispetto della legge. Hanno, però, anche la responsabilità di garantire che ognuno possa esercitare il diritto di riunione pacifica”, ha dichiarato Fotis Filippou, coordinatore delle campagne sull’Europa e l’Asia centrale di Amnesty International. “I governi devono intervenire e ribadire che le forze di polizia possono usare la forza solo quando strettamente necessario. Occorre introdurre linee guida rigorose sull’uso di strumenti potenzialmente letali di controllo della folla, come gli spray al peperoncino, i gas lacrimogeni, i cannoni ad acqua e i proiettili di gomma”, ha proseguito Filippou. “Di fronte all’aumentare delle proteste contro le politiche di austerità introdotte dai paesi dell’Unione europea, i governi devono rendere chiaro alle forze di polizia che nessun abuso verrà tollerato, che tutte le denunce riguardanti comportamenti brutali saranno sottoposti ad adeguate indagini e che i responsabili saranno chiamati a rispondere del loro operato”.

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