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Perché non far pagare le multe in base al reddito come nei paesi più evoluti d'Europa? Il comandante della Polizia provinciale, Carlo Caromani, sarebbe d'accordo: «Da cittadino dico che sarebbe davvero giusto rapportare la sanzione in base al reddito. Una multa di 150 euro non pesa allo stesso modo per un operaio e per un miliardario. Ma prima dovremmo avere un sistema fiscale più efficiente ed equo; non vorrei che il ricco evasore vada a pagare meno del dipendente a reddito fisso». 

Ma la presenza di qualche furbo non fa venir meno la bontà di un sistema sanzionatorio socialmente meno ingiusto, in vigore da decenni nei paesi anglosassoni ma anche in Svezia, Svizzera, Grecia e Finlandia (dove le multe in base al reddito sono iniziate addirittura negli anni Venti). Oggi in Italia le multe che i guidatori rischiano in auto sono uguali per tutti, ricchi e poveri. All'estero no. Più sei ricco e più paghi. Ecco come in Svizzera (qualche anno fa) un automobilista ha dovuto pagare una multa di 726 mila euro: a bordo di una Mercedes SLS viaggiava a 290 Km/h. Altra valida soluzione (già applicata nei paesi citati) è quella di far pagare la multa in base ai cavalli del mezzo che si guida, penalizzando i ricchi o gli edonisti con il mito del macchinone che «beve» e inquina di più. Ma forse sono leggi troppo eque e giuste per la politica italiana.P.GOR. Bresciaoggi.it

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