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Casta e corruzione non sono "lo Stato", ma il frutto di un disegno deliberato messo in atto da vent'anni per spogliare il Paese.
"La corruzione è la parte (compenso di mediazione) della generale redistribuzione della ricchezza attribuita alla classe politica, in quanto ha garantito, per via istituzionale, la realizzazione del disegno oligarchico."

Se vi sembra contorto, rileggete. E' semplice, semplicissimo, addirittura ovvio. Parto dalla citazione di un amico in gamba per sviluppare un altro dei miei plot fantascientifici: ogni tanto qui succede, e Agosto si presta.
Immaginate un Paese dove da sempre serpeggia la corruzione, un vizio di famiglia così come in tantissimi altri Paesi vicini e lontani. Un Paese, però, dove la loffia classe dirigente compie più o meno il proprio dovere: i servizi funzionano, si sono costruite ottime infrastrutture pubbliche indispensabili allo sviluppo, le tasse si pagano e sono sufficienti malgrado una bella fetta di evasione, i salari sono dignitosi, il lavoro è ben tutelato, le classi svantaggiate idem, esiste una vivace vita democratica e civile.
Questa era l'Italia degli anni '70 e '80. A partire dall'inizio degli anni '90, tale classe dirigente viene spazzata via dagli scandali, e sostituita con una Casta di personaggi ignobili di livello infimo. Gente ignorante e non degna di allacciare le scarpe ad una matricola universitaria, gentaglia adatta più ad un varietà televisivo e ai giornali di gossip che al governo della nazione. Persone di moralità nulla ed avidità enorme. Questo circo Barnum vienemantenuto al potere grazie ad una legge elettorale che gli garantisce il posto, a prescindere dalla volontà dei cittadini.
E' così che la corruzione della Casta diventa il meccanismo di ricompensa affinché tali soggetti permettano alle oligarchie dominanti di fare i propri comodi. Si è scelta della feccia proprio per non rischiare che qualcuno tra loro, più colto o più etico, rialzi la testa dalla mangiatoia e provi a porre ostacoli al disegno internazionale di spoliazione del Paese.
Il Parlamento è ora solo il fantoccio che mette le firme necessarie per legge, ottenendo in cambio perline di vetro quali auto blu e vacanze pagate.
A questo punto, capiamo con estrema facilità come la nostra rabbia e il nostro rancore verso la "Casta" e verso la "corruzione" siano solo fiato sprecato verso l'obiettivo sbagliato. Il fiato di una popolazione che non sa più neppure cosa significhi votare, per essere governati da persone capaci e con "le palle", seppur non perfette.
Abbiamo perfettamente introiettato il concetto Stato = Casta e corruzione, concetto volutamente inculcatoci, quando invece si tratta di una situazione del tutto artificiale efunzionale alle convenienze di qualcuno. Non riusciamo neppure ad immaginare uno "Stato" rappresentato da gente degna e con senso del dovere che fa i nostri interessi, pensiamo che sia naturale così.
Non è naturale così. Non lo era prima, e dobbiamo fare in modo che non lo sia "dopo".
fonte: crisis.blogosfere.it

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