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È di Salerno e ha appena compiuto i 18 anni la giocatrice che ha messo all’angolo la Snai ed è destinata a costituire un precedente per tutti coloro che, lo scorso 16 aprile, si ritrovarono tra le mani tagliandi vincenti poi annullati per un guasto al sistema di slot machine e videolottery. Finora le azioni legali intentate nei confronti dell’agenzia di giochi e scommesse erano sempre state respinte; la giovane salernitana, assistita dagli avvocati civilisti Domenico Manzo di Salerno e StefanoLeuzzi di Lucca, è invece riuscita a ottenere una pronuncia favorevole con una provvisionale di 500mila euro in attesa della sentenza di merito. Una vittoria resa possibile attraverso un decreto ingiuntivo immediatamente esecutivo rilasciato dal Tribunale di Salerno e inoltrato per l’attuazione a quello di Lucca, a cui fa riferimento la sede centrale della Snai, nel comune di Porcari. Di fronte a un pignoramento presso terzi con provvisoria esecutività, il giudice toscano delle esecuzioni mobiliari non ha potuto far altro che dare l’okay per il pignoramento della somma presso alcune banche lucchesi, nonostante l’opposizione dei legali della Snai. Pignoramento che avverrà la prossima settimana e consentirà alla studentessa di entrare in possesso del denaro nella prima metà di agosto. Un bel modo di festeggiare il complenano per la neodiciottenne, che nel pomeriggio del 16 aprile stava giocando a una slot machine in un centro Snai quando ha visto illuminarsi il terminale, partire il jingle e fuoriuscire un biglietto che comunicava una vincita per oltre 9 milioni e mezzo di euro. La gioia era durata pochissimo, perché la Snai ha subito comunicato di non riconoscere le vincite in quanto dovute a un guasto alla piattaforma elettronica gestita dalla Barclest, società inglese che fornisce tecnologia all’agenzia italiana. Un problema sul circuito internazionale, tanto che il fenomeno era stato registrato contemporaneamente in gran parte della rete delle macchinette e ha portato l’agenzia di scommesse a bloccare i videoterminali e a sostituirli. La studentessa salernitana, però, non si è arresa e con l’appoggio dei genitori si è rivolta al suo avvocato per citare la Snai in giudizio. A differenza dell’esito negativo avuto da altre azioni legali in tutta Italia, stavolta si è riusciti a ottenere dal Tribunale di Salerno un decreto ingiuntivo con provvisoria e immediata esecutività sino all’importo di 500mila euro, il massimo previsto per le vincite da videlotteria. Gli atti sono quindi stato trasmessi al giudice dell’esecuzione mobiliare per il pignoramento dell’importo, e ora potranno fungere da apripista per le cause degli altri giocatori.
fonte: lacittadisalerno.gelocal.it

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