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Il dollaro e il WTO ci sono adesso, ma non fa differenza.... lo stesso identico problema si è avuto negli anni '30. Ad uno ad uno i paesi che uscirono dalla depressione, prima il Giappone, poi l'Inghilterra, poi la Germania e alla fine (in parte) l'America e la Francia e Italia adottarono un approccio "alla MMT". Cioè i loro stati ad uno ad uno mollarono la trappola del Gold Standard e crearono moneta per compensare il collasso della bolla del credito degli anni '20. Stessa cosa devi fare oggi.

Negli anni '30 la spesa pubblica e le imposte erano meno del 10% del PIL, per cui la "MMT" prese la forma di un incremento di spesa pubblica che creò deficit pubblici che non costituivano un problema perchè si partiva da un livello di debito pubblico basso (salvo Inghilterra e Italia, che avevano anche allora dei 100% del PIL). Le dittature come Giappone e Germania adottarono un "approccio a MMT" in modo più deciso e completo e furono ripagate con un incredibile successo economico, che poi diede anche alla testa ai loro capi...

Negli Stati Uniti invece furono molto più confusi ed incerti e solo con la guerra vinsero le resistenze e spinsero sul deficit pubblico, ma come ho mostrato i risultati di questa massiccia creazione di moneta, in presenza di disoccupazione e sotto-utilizzazione cronica delle risorse, fece raddoppiare il reddito nazionale tra il 1940 e il 1950 senza creare vera inflazione (da qui poi nacque l'equivoco per cui "la guerra fa bene all'economia". Non è vero, ma nel caso particolare degli USa la guerra rimosse i vincoli e le resistenze a questa politica)

Oggi invece la spesa pubblica e le imposte inghiottono circa il 50% del PIL in occidente e in Italia se prendi il reddito dichiarato (non anche il fantomatico "sommerso") prendono il 57% del reddito nazionale. Per cui "un approccio MMT" o di buon senso deve per forza essere di RIDURRE LE TASSE DI ALMENO IL 10% DEL PIL, FINANZIANDOLO CON MONETA CREATA DALLO STATO. Niente bonds, Bot, Btp, credito bancario, mutui e debito, basta con la creazione di debito a interesse, crei moneta invece che costa meno!

Ma è molto più semplice ridurre le tasse che spendere per lavori pubblici, welfare e altra spesa statale che si presta a spreco, corruzione, favoritismo, clientelismo. Devi semplicemente tagliare, tagliare, tagliare le tasse sul reddito e il lavoro, ridurre le accise, i contributi INPS, l'Irap, l'Irpef... Lasciando solo le imposte sulla proprietà e sulla ricchezza, che possono essere invece anche aumentate. La soluzione è molto semplice: riduci del 10% del PIL, circa 150 miliardi diciamo per l'Italia, le tasse e lo finanzi creando della moneta da parte della Banca Centrale (d'Italia o BCE). Fine. Il risultato è un balzo della produzione e del reddito e un aumento degli incentivi a lavorare, produrre ed intraprendere a tutti i livelli dell'economia italiana e un BOOM ECONOMICO. Ma anche duraturo, purchè ovviamente dopo i primi due anni riduci la quantità di moneta da 150 miliardi l'anno a diciamo 50 miliardi circa l'anno. E se devi nazionalizzare le banche sarai costretto a creare altri 100 o 200 miliardi che vanno solo a tappare questo buco. 

Dire: "la Soluzione è Ridurre le Tasse e Creare Moneta" può suonare come una favola, una ricetta facile, demagogica, sudamericana, da paese della cuccagna. Ma allora come mai il 96% delle elites di potere, accademiche, mediatiche, politiche e finanziarie vi sono ferocemente contrarie nel mondo occidentale e gli unici che vagamente fanno qualcosa del genere (in sudamerica) non riducono mai le tasse, ma aumentano solo la spesa pubblica ? Se incontra questa feroce opposizione e anche una vera e propria censura accademica e mediatica, forse non è una ricetta così facile e comoda, forse si scontra con forti interessi ....

Ma è la soluzione logica e funzionerebbe a beneficio dell'80% della popolazione italiana. (L'unico problema è che se l'Italia lo fa con la sua valuta questa si svaluta, ma dato il boom economico e del reddito che ne seguirebbe non per molto e non di molto)

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fonte: Forum Cobras

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