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Atmosfera zero è un film di fantascienza del 1981 diretto da Peter Hyams e interpretato da Sean Connery. Thriller psicotico e claustrofobico, è stato descritto come un western spaziale con numerose similitudini con Mezzogiorno di fuoco. La vicenda si svolge su Io, uno dei satelliti di Giove. Nelle miniere di titanio, appaltate ad una compagnia amministrata da Sheppard (Peter Boyle), si verifica un'inspiegabile ondata di pazzia che coinvolge diversi operai. Le indagini sulle morti sospette vengono affidate allo sceriffo federale O'Niel (Sean Connery), ma inizialmente questi non riesce a scoprire molto anche perché i cadaveri vengono subito portati via dallo stabilimento senza che venga fatta un'autopsia sul posto. Per questa ragione O'Niel sospetta che ci sia qualcosa sotto e quindi preleva un campione di sangue da un cadavere pronto per essere trasferito per farlo esaminare. Con l'aiuto della dottoressa Lazarus scopre che l'ondata di pazzia è causata da una droga sintetica distribuita segretamente dalla compagnia stessa ai suoi dipendenti per far aumentare la produzione nei turni di lavoro e conseguentemente i profitti. Il responsabile è quindi Sheppard che inizialmente cercherà di corrompere lo sceriffo e in seguito al suo rifiuto assolderà dei sicari per eliminarlo. L'elaborata e ombrosa partitura sinfonica che commenta il film è opera del compositore Jerry Goldsmith, noto per aver collaborato, proprio in quegli anni, a numerosi altri celebri film di fantascienza e horror, con ambientazioni e situazioni analoghi a quelli di Atmosfera zero (tra questi, Alien di Ridley Scott, Il pianeta delle scimmie nella prima versione del 1968 diretta da Franklin J. Schaffner, La fuga di Logan, Poltergeist e Star Trek: il film). Con il regista Peter Hyams, Goldsmith aveva inoltre già collaborato nel 1978 per il film di fanta politica Capricorn One. Allo scopo di differenziare l'approccio musicale adottato in questo film rispetto a quello particolarmente sofisticato ed avanguardistico che era stato scelto due anni prima per la pellicola Alien (viste le non poche similitudini di ambientazione che ci sono tra le due pellicole - Atmosfera zero era stado definito, dai recensori dell'epoca, un Alien senza il mostro -) Goldsmith, in questo caso, pur non rinunciando all'originalità ed all'ampiezza della ricerca timbrica e ritmica che contraddistinguono normalmente il suo stile compositivo, ha composto una partitura che occhieggia in modo più riconoscibile allo stile di alcuni compositori del Novecento, in particolare a quello di Stravinskij e Bartòk.

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