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Questa l'angosciante notizia riportata dal quotidiano "Il Mattino" in un articolo di Pasquale Lapadula.
E' successo a Sassano, nel Cilento: la telefonata, in particolare un messaggio che segnalava una chiamata persa, è arrivata ieri sul cellulare del fratello di un giovane che, due giorni fa, aveva perso la vita assieme alla fidanzata dopo che i due erano stati travolti da un'auto guidata da un medico, poi risultato positivo all'alcol test ed ora agli arresti domiciliari per omicidio colposo. Così è scattata immediatamente la richiesta di far riaprire la bara  ma l'autorizzazione concessa dal comandante dei Carabinieri, per un comprensibile scrupolo, ha permesso soltanto di accertare che il cellulare si era ormai spento per esaurimento della batteria. E allora, come ha potuto il cellulare del ventisettenne chiamare dall'interno della bara? Escludendo una contrazione involontaria dei muscoli che può verificarsi al massimo entro due o tre ore dal decesso, una spiegazione plausibile potrebbe essere quella di un sms relativo ad una chiamata inoltrata nei giorni precedenti ed inviata dal sistema telefonico con molto ritardo. Il Mattino

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