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Passeggeri EasyJet fatti scendere dall’aereo troppo pesante a causa del carburante in eccesso: incentivo in sterline per chi scendeva volontariamente, minaccia della polizia per chi si rifiutava… Ma la domanda è: perché non hanno svuotato un po’ il serbatoio?
Voli low cost delizia e dolori: non è la prima volta che i passeggeri di uno dei cosiddetti voli a basso costo si trovano coinvolti in spiacevoli disavventure. Qualche giorno fa un gruppo di inglesi che si voleva recare in Svizzera a passare qualche giorno in relax sulle nevi e sui campi da sci si è trovato minacciato, sequestrato e nel miglior dei casi senza bagaglio per tutta la vacanza. Da un gruppo di terroristi? No, dal comandante del volo che avevano avuto la sfortuna di scegliere, il EZY 1496 della EasyJet, partenza da Birmingham e arrivo previsto a Ginevra.
E' successo che dopo una buona mezz'ora di attesa, in ritardo rispetto all'orario di partenza previsto, sulla pista, hanno sentito la voce del comandante che annunciava: "Cattive notizie". Sì, ma quanto cattive?
"Abbiamo fatto un errore" avverte il pilota, "abbiamo caricato 10 tonnellate di benzina di troppo e adesso in queste condizioni non è possibile volare. Così dobbiamo chiedere gentilmente a 37 di voi passeggeri di scendere dall'aereo". A ognuno dei passeggeri che accettava l'offerta, venivano offerte 100 sterline e una stanza in albergo, con la promessa di partire l'indomani. Il fatto è che il pilota, pressato dai passeggeri, ha dovuto ammettere che in realtà l'indomani non c'era alcuna garanzia di poter partire alla volta di Ginevra. Sei o sette passeggeri accettano di scendere. E quelli mancanti?
Un'altra geniale trovata di questo diabolico comandante: sarebbero scesi gli ultimi 20 che avevano fatto il check in. Be', nessuno degli ultimi 20 vuole saperne di scendere e allora? Ecco la minaccia: ci sono tre poliziotti, fa sapere il comandante, a terra, pronti ad arrestarvi se non scenderete. E anche subito. Terrore. Mollati a terra gli "ingombranti 37", l'aereo può finalmente partire e giungere a Ginevra.
Tutto a posto, almeno per loro? Non esattamente. L'aereo comunque pesava ancora troppo e i sagaci impiegati della EasyJet hanno pensato bene di lasciare a terra tutti i bagagli.
Terrore, anche per i giunti a destinazione. Una signora che viaggiava con alcuni nipotini ha raccontato che la compagnia ha fatto arrivare i bagagli dopo ben cinque giorni, peccato che la loro vacanza durasse solo sei giorni: si erano dovuti comprare di tutto, compresi scarponi e moonboot da neve. Ma niente paura: EasyJet ha promesso un rimborso di 25 (!) sterline per ogni giorno passato senza bagagli… per fortuna, i responsabili di EasyJet hanno annunciato severe indagini sulla faccenda promettendo punizioni e risarcimenti adeguati.




Ma intanto la domanda che tutti si fanno è: non si poteva scaricare un po' di quella benzina in eccesso invece di cacciare i passeggeri giù dall'aereo? In realtà, il giusto quantitativo di carburante viene calcolato dopo aver calcolato il peso raggiunto dai passeggeri presenti a bordo e dal relativo bagaglio. Ma in effetti non si è soliti tirare via il carburante in eccesso in casi come questi: non è consigliato mischiare carburante fresco con carburante già caricato su un velivolo, per paura di problemi di contaminazione del carburante che possono causare guai seri. Inoltre all'aeroporto non sempre è disponibile immediatamente un camion vuoto in grado di ricevere indietro il carburante. In passato, sono successi casi di aeroplani che hanno bruciato il loro carburante in eccesso durante il volo. La scelta della quantità di carburante da imbarcare per un volo non è mai la stessa da un’equipaggio all’altro, c'è un minimo legale poi, secondo di quanto richiede la compagnia visto che i prezzi del carburante sono diversi di nazione in nazione, si fa benzina sufficiente per non spendere troppi soldi. L’aeroplano ha bisogno di un carburante minimo legale per andare da A a B; tutto quello che si decide di caricare in più aumenta il peso dell’aeroplano e di conseguenza anche i consumi, e quindi i costi. Ecco perché la compagnia chiede di utilizzare la testa e di caricare il carburante necessario per stare tranquilli, utilizzando però il buon senso.

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