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Diventa un caso di interesse nazionale il mistero dei boati in Alpago, nel Bellunese, e sul versante trevigiano del Fadalto.
Da alcune settimane gli abitanti della zona odono distintamente rumori sordi provenire dall'interno della montagna, accompagnati da piccoli movimenti tellurici, ma geologi ed esperti che stanno studiando il caso con l'ausilio dei sismografi non sono ancora riusciti a dare una risposta.
Intanto  sulla sella del passo Fadalto si sono incontrati gli amministratori delle due Province e dei Comuni che collaborano insieme ai sismologi e ai geologi per cercare di venire a capo del problema. Ma soprattutto per rassicurare i cittadini preoccupati dalla natura misteriosa dei fenomeni.
Nei giorni scorsi è stata chiamata in causa anche la Protezione civile nazionale, mentre sul passo Fadalto si aggirano le troupe di operatori di Rai e Mediaset. In Regione nei prossimi giorni si riunisce la Protezione civile, mentre mercoledì è in programma a Vittorio Veneto l'incontro tra i vertici e i tecnici delle due Province, a cui interverrà anche il presidente di quella bellunese, Giampaolo Bottacin.
Nel corso della stessa mattinata i giornalisti e i cameramen di Rai3 sono stati accompagnati in località Pianture. In quella zona infatti, nonostante il fenomeno non sia ancora stato avvertito, sono stati collocati uno dei quattro rilevatori di attività sismica e un geofono, in grado anche di "catturare" il suono che proviene dalla valle.
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