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Una persona tradita vive una situazione dolorosissima, trovandosi a dover fronteggiare una sensazione di smarrimento e di vuoto. Improvvisamente perde il senso della propria esistenza, si sente messa da parte, sostituita, annullata. E' stato violato il patto di fedeltà che la legava all'altro.
Eppure il tradimento è una delle poche esperienze che riporta a se stessi, ricordando che nella vita nulla è scontato e rendendo consapevoli dei propri limiti e delle proprie fragilità. A volte viene vissuto  anche come strumento per rivedere un rapporto infelice, quando ci sono problemi non discussi o irrisolti e i partner si sentono in rotta. Si tratta, peraltro, di un espediente pericoloso perchè il tradimento genera sempre in chi lo subisce una ferita profonda mettendo a dura prova la sua fiducia.  E non è detto che il tradito accetti una strategia di questo genere per ridare vita alla relazione.
Di fronte a un evento di questo tipo si possono avere reazioni molto diverse, ma se si decide di restare ancora insieme all'altro, bisogna trovare il giusto modo di elaborare quanto accaduto. Mandare avanti la relazione come se nulla fosse successo rischia soltanto di rimandare la rottura, logorando ancora più in profondità il rapporto e trasformandolo in una sorta di calvario. Si può credere di aver perdonato il partner ma poi cominciare a controllarne le azioni, gli spostamenti, ogni aspetto della  vita. Il tradimento, in realtà, non è stato accettato e si continua a rimanere intrappolati nel confronto con il fantasma del terzo incomodo. In realtà la persona dovrebbe orientarsi su se stessa, ponendosi l'obiettivo di ascoltare meglio i propri sentimenti e le proprie emozioni, per diventare più sicura delle proprie qualità, ritrovando la serenità per decidere se è il caso di cercare un nuovo equilibrio nel rapporto di coppia.
Solo una riflessione schietta, che vada a fondo delle cause può portare a un perdono vero. Soluzione che, tra l'altro, è preferita dalla maggior parte delle persone, secondo un sondaggio di Pasini: il 50% sceglie di ricomporre la coppia, il 13% lo fa dopo essersi vendicato, solo il 37% molla il colpo. E se in quest'ultima ipotesi i partner riescono a separarsi senza massacrarsi non è poco: anche quello in fondo è perdonare.

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