Se lo chiedono in tanti perchè è da sempre uno degli ostacoli più diffusi per coloro che decidono di smettere di fumare, soprattutto se si tratta di donne.
Sì, una parte dei fumatori quando tenta di smettere tende ad ingrassare, ma questo avviene soprattutto nei soggetti "ansiolitici", quelli che compensano la liturgia "orale" del fumo con il cibo. A ciò si aggiunga che la nicotina provoca un aumento del metabolismo grazie al suo effetto di stimolo del sistema simpatico. Nella maggior parte dei casi, però, l'aumento si aggira intorno ai 3 o 4 chili ed il peso iniziale può essre recuperato nel giro di pochi mesi. Inizialmente non è necessario tenere una dieta rigida, piuttosto una buona tecnica per affrontare le crisi d'astinenza ed evitare di prendere chili è l'esercizio fisico: aumentare il dispendio energico, camminando venti minuti al giorno, consente di smaltire le calorie in più che prima venivano bruciate con le sigarette. Se poi si mangia di meno e si cammina di più, è possibile ottenere anche un lieve dimagrimento.
Sì, una parte dei fumatori quando tenta di smettere tende ad ingrassare, ma questo avviene soprattutto nei soggetti "ansiolitici", quelli che compensano la liturgia "orale" del fumo con il cibo. A ciò si aggiunga che la nicotina provoca un aumento del metabolismo grazie al suo effetto di stimolo del sistema simpatico. Nella maggior parte dei casi, però, l'aumento si aggira intorno ai 3 o 4 chili ed il peso iniziale può essre recuperato nel giro di pochi mesi. Inizialmente non è necessario tenere una dieta rigida, piuttosto una buona tecnica per affrontare le crisi d'astinenza ed evitare di prendere chili è l'esercizio fisico: aumentare il dispendio energico, camminando venti minuti al giorno, consente di smaltire le calorie in più che prima venivano bruciate con le sigarette. Se poi si mangia di meno e si cammina di più, è possibile ottenere anche un lieve dimagrimento.
Ricercatori americani, che hanno condotto studi sugli effetti dell’astinenza da fumo sull’incremento di peso in circa 9000 donne ex fumatrici, hanno rilevato che una vita attiva è il miglior modo di controllare il peso nei due anni successivi all'ultima sigaretta. Le fumatrici "leggere" (fino a 24 sigarette al giorno), che facevano 1–2 ore di attività fisica alla settimana, avevano un incremento del peso di soli 2,2 chili.
Di particolare interesse anche i risultati di una ricerca effettuata nelle università di Melbourne e del New South Weles secondo i quali il fumo creerebbe una specie di "effetto snellente" provocando la perdita di massa muscolare, mentre il grasso rimarrebbe lì dove è accumulandosi, non di rado, attorno agli organi vitali, con seri rischi per la salute. Il fatto che le sigarette aiutino a dimagrire sarebbe, dunque, soltanto una falsa credenza.
Nessun allarmismo allora, smettere di fumare senza creare squilibri metabolici è possibile con una dieta bilanciata, ricca di frutta e verdura ed una sana attività fisica. Del resto, chi riesce a dire addio alle "bionde" non avrà alcuna difficoltà a perdere anche qualche chilo!
Di particolare interesse anche i risultati di una ricerca effettuata nelle università di Melbourne e del New South Weles secondo i quali il fumo creerebbe una specie di "effetto snellente" provocando la perdita di massa muscolare, mentre il grasso rimarrebbe lì dove è accumulandosi, non di rado, attorno agli organi vitali, con seri rischi per la salute. Il fatto che le sigarette aiutino a dimagrire sarebbe, dunque, soltanto una falsa credenza.
Nessun allarmismo allora, smettere di fumare senza creare squilibri metabolici è possibile con una dieta bilanciata, ricca di frutta e verdura ed una sana attività fisica. Del resto, chi riesce a dire addio alle "bionde" non avrà alcuna difficoltà a perdere anche qualche chilo!
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