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18 dic – ”Con tutta la stima e l’amicizia che ho avuto nei confronti del presidente Napolitano dovro’ presentare una richiesta di messa in stato di accusa del presidente della Repubblica per attentato alla Costituzione per aver firmato il decreto legge in materia elettorale senza aver accertato che vi fosse stata una consultazione con tutte le forze politiche come gia’ avevo sollecitato”. Lo afferma Roberto Calderoli, capogruppo in commissione Affari Costituzionali del Senato e responsabile Organizzativo Federale della Lega Nord. ”L’aver firmato il decreto legge che di fatto consente alle improbabili forze che sostengono una improbabile candidatura di Monti premier e’ davvero troppo. A novembre dello scorso anno -dice Calderoli- si e’ impedito al popolo di poter votare e si e’ nominato Monti a capo di governo. Oggi, non solo si prevede di sciogliere le Camere quando lo decide Monti e non il Presidente della Repubblica, sempre che non sia la stessa persona, ma si assiste a un Presidente della Repubblica che esalta l’azione del governo, e quindi di Monti, e firma un decreto che consente al premier nominato e mai votato di potersi ripresentare senza raccogliere neppure le firme previste dalla legge. A questo punto -prosegue provocatoriamente Calderoli- perche’ il governo Monti non fa un ‘decreto legge Monti’ che nomina Monti come premier per la prossima legislatura, con la consueta firma del presidente Napolitano? Porte aperte alla democrazia e quindi chi ha gia’ ricevuto dei voti come Grillo, non ha il diritto di presentarsi senza la raccolta delle firme, ma non certo i nominati dalle banche e dai poteri forti”. Conclude Calderoli: ”Che tristezza veder Napolitano concludere il suo mandato con questi opportunisti comportamenti e vedere i due capi dei principali partiti, ovvero il signor Alfano e il signor Bersani senza le palle”. 
Fonte: http://www.imolaoggi.it/?p=36407

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